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Furti di uva da tavola, a Mazzarrone si organizzano ronde notturne
Cia Sicilia: «Si rischia una spirale di violenza»
Inizia la stagione dell’uva da tavola nel catanese tra Mazzarrone e Licodia Eubea, la speranza è quella di dimenticare la campagna 2022, che è stata una vera delusione per i produttori. Ma in questo momento i viticoltori siciliani hanno un altro problema da fronteggiare…i furti notturni in campagna.
Infatti, da qualche settimana, i fenomeni criminosi si sono intensificati creando un clima di tensione tra i produttori che, oltre a subire perdite di produzione, devono fare i conti con i danni che i malviventi lasciano all’interno della struttura; durante i raid notturni vengono divelti pali, tagliati i teloni di copertura e le piante sono spesso compromesse in modo irreversibile.
Così i produttori hanno preso la decisione di attuare ronde notturne che fungano da deterrente per contrastare i malfattori. Ma Cia Sicilia non nasconde i timori di eventuali fenomeni di violenza. “Le campagne stanno subendo gravi furti da settimane – dichiarano Francesco Favata, presidente Cia Sicilia Orientale e il coordinatore Giosuè Catania – ma temiamo che le ronde notturne possano portare ad eventi cruenti. Siamo fortemente preoccupati e non vorremmo si innescasse una spirale di violenza”.
Anche il prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi ha assicurato che l’impegno delle forze dell’ordine non mancherà e i territori verranno presidiati in modo adeguato. I produttori hanno raccontato la loro visione attraverso il viticoltore Enzo Licata. “Presidieremo il territorio in piena collaborazione con le forze dell’ordine e non ci sarà nessuna violenza, bensì la nostra azione fungerà da deterrente per i malfattori. Da quando abbiamo iniziato le ronde non ci sono stati più furti, abbiamo visto che l’unione fa la forza”.