Frutta secca, in Gdo la corsa non si ferma

Nei primi nove mesi +13% a valore: trainano le referenze senza guscio

Frutta secca, in Gdo la corsa non si ferma

Le vendite della categoria Frutta e Vegetali Secchi continuano a crescere anno dopo anno in Gdo. Anche nei primi nove mesi del 2025, infatti, gli ipermercati e i supermercati italiani registrano andamenti molto positivi.

Analizzando le quote delle sottocategorie, emerge con chiarezza la leadership della frutta secca, che rappresenta quasi il 70% del valore complessivo delle vendite, pur segnando un leggero calo d'incidenza rispetto allo stesso periodo del 2024. A seguire si trovano la frutta essiccata e disidratata (16,3%), i legumi secchi (7,5%) e i semi (6,5%), questi ultimi unica sottocategoria in crescita in termini di quota rispetto all’anno precedente.
La spinta dei semi è trainata da un incremento del +31% a valore, ben superiore alla media della categoria (+14,2%). Anche le altre sottocategorie registrano performance solide, due di queste a doppia cifra: frutta secca +13% e frutta disidratata/essiccata +16,7%.

In generale, le vendite a valore crescono più rapidamente di quelle a volume, effetto dell’aumento dei prezzi medi al chilo e del progressivo orientamento dei consumatori verso prodotti a maggior valore aggiunto.

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Focalizzandosi sulla sottocategoria principale, la frutta secca, emerge con forza il ruolo centrale dei prodotti senza guscio. Questi ultimi, caratterizzati da un prezzo medio significativamente più alto (oltre 16 €/kg contro i 10 €/kg dei prodotti con guscio), generano oltre il 78% del valore complessivo della categoria.

Tra i singoli prodotti, le mandorle guidano le vendite con una quota del 22,9%, seguite dalle noci (20,4%), dove il segmento con guscio rappresenta ancora una quota rilevante del 6,9%, un terzo del totale per le noci. Le referenze di frutta secca mista, che pesano per il 15,3%, sono invece dominate dalle versioni sgusciate, le più apprezzate per la loro praticità e percepite come proposta “convenience” della categoria.
Seguono arachidi e pistacchi, con quote simili e prossime al 10% ciascuno; anche in questo caso il prodotto con guscio mantiene un ruolo significativo, soprattutto per i pistacchi, venduti quasi esclusivamente con guscio. A completare l’assortimento si trovano infine le altre referenze mono-prodotto, come pinoli e nocciole.

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Il miglior andamento a valore rispetto al volume nella frutta secca è legato anche a un progressivo spostamento dei consumatori verso i prodotti senza guscio, che registrano una crescita del +13,9%, superiore a quella dei prodotti con guscio (+9,9%).

Tra i singoli segmenti, si distingue il trend positivo delle mandorle senza guscio, anche se il dato risente di un valore di mercato ancora contenuto e quindi più soggetto a trend fuori scala. In generale, si osservano crescite a doppia cifra anche per gli altri prodotti senza guscio, in particolare noci, mix di frutta secca, altre referenze mono-prodotto e nocciole.
In controtendenza, solo i pistacchi sgusciati e alcune referenze mono con guscio mostrano una lieve flessione. (bf)

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