Frutta estiva, quotazioni di tutto rispetto

Il grossista Frino (Siban): «Per drupacee e meloni entra in scena il prodotto romagnolo»

Frutta estiva, quotazioni di tutto rispetto

La frutta estiva di produzione romagnola inizia a vedersi sui mercati, affiancata dai prodotti meridionali. Abbiamo fatto una panoramica delle principali tendenze di drupacee e meloni con Giuseppe Frino, responsabile acquisti e vendite per Siban srl, azienda che opera al centro agroalimentare riminese.  

“Se fino alla scorsa settimana scaricavamo solo drupacee meridionali (da Battipaglia e dalla Puglia), ora abbiamo finalmente iniziato con frutti di produzione romagnola, come pesche, nettarine, albicocche e ciliegie”, spiega Frino a IFN. E aggiunge: “I prezzi sono abbastanza alti e, in generale, le quotazioni per la frutta estiva rimangono tutte elevate. Ed è proprio a causa di questi prezzi che la gente acquista di meno, mentre l'anno scorso nello stesso periodo la richiesta era molto più alta”.

A giustificare i prezzi alti, secondo il grossista, è il calo dei volumi causato dalle condizioni meteo: “Se al nord abbiamo fatto i conti con l’alluvione, al sud Italia le temperature sono rimaste basse ritardando la produzione di pesche e nettarine”.
Anche il prodotto romagnolo ha sofferto in termini di volumi e di qualità: “Parlando con i produttori, mi sono reso conto che devono fare molta selezione perché le piogge hanno rovinato un gran numero di frutti – dice Frino – mentre questa settimana, fortunatamente, abbiamo iniziato con un prodotto locale discreto”.

Siban commercializza le ciliegie delle varietà Ferrovia e Black Star nella fascia prezzo di 6/7 euro al chilogrammo, mentre le albicocche Orange Rubis sono distribuite intorno ai 3 euro al chilo. “Invece, le nettarine (pezzatura 18) le vendiamo sui 3/3,50 euro al chilogrammo – commenta il grossista – e il prezzo è un po’ più basso rispetto al prodotto meridionale, parliamo di quasi 1 euro di differenza”.

L’azienda ha iniziato anche con la commercializzazione del melone di Sermide (Mantova), che viene piazzato sui 2/2,30 euro al chilogrammo per il retato, mentre il liscio si aggira su 2/2,60 euro al chilo.
“In generale stiamo notando poca offerta per il melone", sottolinea Frino. "Se l'anno scorso si trovava anche prodotto da primo prezzo, quest’anno è difficile da reperire. Dopo il prodotto di prima categoria, passiamo direttamente ai meloni di ‘seconda', che si aggirano su 1,50/1,60 euro al chilogrammo”.

In settimana Siban dovrebbe iniziare a commercializzare anche le angurie mantovane. “Anche se noi non le abbiamo, vedo che in giro i prezzi si aggirano su 1/1.10 euro al chilogrammo mentre il prodotto in bins si ferma a 0,90 euro al chilo”, conclude Frino.