Attualità
Frutta a guscio, 14 milioni di euro per il sostegno della filiera italiana
Il Direttore della OP Il Noceto commenta le misure del ministero dell’Agricoltura
Durante l'ultima Conferenza Stato-Regioni, tenutasi lo scorso dicembre, è stata finalmente raggiunta l'intesa sul sostegno per il comparto della frutta a guscio italiana (clicca qui per approfondire). I fondi destinati ammontano a 14 milioni di euro per la filiera, che potranno essere utilizzati per nuovi investimenti e per la realizzazione di una campagna di informazione e promozione rivolta al consumatore, con l’obiettivo di guidarlo verso un acquisto consapevole di un prodotto di qualità.
Da alcuni anni, la produzione italiana della frutta a guscio soffre la concorrenza dei prodotti extra UE che, non dovendo sottostare alle limitazioni nell’uso dei fitofarmaci imposte dalla UE, riescono a conseguire rese per ettaro maggiori e, quindi, ad applicare prezzi molto inferiori rispetto al prodotto nazionale.
È diventata necessaria quindi un’azione volta a valorizzare la produzione nazionale agli occhi del consumatore finale. A tal proposito, Michele Sciannimanica, Direttore dell’Organizzazione di Produttori Il Noceto, si dice soddisfatto della misura introdotta dal ministero dell’Agricoltura, che mira al sostegno e alla promozione del prodotto nazionale. Questo tema sta a cuore alla Op che, difatti, ha introdotto recentemente la marcatura dell’anno di raccolta e dell'origine sulle sue noci, in un’ottica di valorizzazione della produzione, diffondendo l’importanza di consumare un prodotto fresco di annata (clicca qui per approfondire).
“I motivi da ricercare dietro questa scelta sono molteplici, in primis la volontà di valorizzare appunto la produzione nazionale, proprio perché esistono volumi di annate precedenti che vengono commercializzati insieme al prodotto “fresco” senza che nessuno ne sia a conoscenza; questo fattore rischia di compromettere il valore percepito dell’intera categoria”, spiega Sciannimanica. “Sono quindi molto soddisfatto delle misure messe in atto dal ministero dell’Agricoltura che stanzierà fondi non solo per la produzione ma anche per una campagna d’informazione e promozione che, vista la dotazione, produrrà sicuramente risultati positivi. Era proprio quello che ci voleva per risollevare il settore”.