Attualità
Francia, l'ortofrutta spagnola paga il dazio al vino
I camion di pomodori spagnoli saccheggiati dai viticoltori francesi
È stata un’operazione a sorpresa quella avvenuta nei giorni scorsi in Francia per bloccare le importazioni di vino sfuso spagnolo e, a rimetterci, è stata, purtroppo, anche l’ortofrutta.
Come riporta la testata spagnola El Pais, i viticoltori francesi si erano organizzati a Narbona per fermare i mezzi che trasportavano vino spagnolo. Oltre a bloccare l’accesso alla frontiera di Le Boulou, i protestanti hanno distrutto e svuotato alcuni veicoli. A terra è finito il vino delle cisterne spagnole, che era pronto per essere imbottigliato in Francia (vedi video sopra), oltre ai carichi di ortofrutta – pomodori in primis – che sono stati successivamente bruciati.
L’obiettivo dei 500 viticoltori francesi, come riporta la testata revistamercados.com, era di fermare le importazioni spagnole tra cui quelle di vino. Le importazioni iberiche sono infatti “accusate di aver provocato il collasso di numerose aziende agricole del sud della Francia, considerati i prezzi molto competitivi a cui vengono distribuite”. Peccato che a rimetterci siano stati anche i prodotti ortofrutticoli .
A tal riguardo il Cetm (Confederación Española de Transporte de Mercancías ovvero la confederazione spagnola del trasporto merci, ndr) ha commentato: "Devono rispondere davanti alla legge e pagare per gli atti che stanno commettendo. Non è la prima volta che le aziende di trasporto merci su strada e i lavoratori autonomi subiscono in modo del tutto ingiustificato questo tipo di aggressione, che mette a repentaglio la sicurezza degli autisti professionisti e, inoltre, comporta perdite significative per il settore”.
Nella protesta è intervenuta anche Asaja Murcia (Asociación Agraria de Jóvenes Agricultores Murcia ovvero Associazione agricola dei giovani agricoltori di Murcia, ndr), che ha descritto questo atto come “intollerabile e inaccettabile”. Il suo segretario generale, Alfonso Gálvez Caravaca, ha chiesto al governo francese di “porre fine a questi saccheggi che danneggiano i nostri agricoltori e viticoltori, oltre a compromettere chiaramente la libertà di circolazione delle merci nell'Unione Europea".
Ancora una volta l’ortofrutta è stata sacrificata, questa volta in nome del vino. Un gesto che fa comprendere che il valore attribuito ai prodotti ortofrutticoli è ancora troppo basso.
Foto di apertura, credit: Guillaume Horcajuelo (Efe)