Francia, 100 milioni per l'’ortofrutta sovrana'

La misura completa il Piano per rafforzare l'offerta nazionale

Francia, 100 milioni per l'’ortofrutta sovrana'

Il governo francese ha stanziato 100 milioni di euro per il Piano di Sovranità Alimentare nel settore della frutta e della verdura. La misura – come riporta la testata revistamercados.com – è stata annunciata dal Ministro dell’Agricoltura e Sovranità Alimentare Marc Fesneau durante il Salone internazionale dell’Agricoltura tenutosi a Parigi nei giorni scorsi.

In particolare, l’investimento sarà utilizzato per progetti che rientrano nell’ambito della pianificazione ecologica. Della somma totale, 20 milioni saranno stanziati per adattare al clima le varietà esistenti delle colture ortofrutticole, 30 milioni saranno stanziati per le serre (nello specifico per decarbonizzare le serre orticole) e altri 40 milioni per le macchine agricole. 

Il Ministro dell’Agricoltura e Sovranità Alimentare Marc Fesneau

Nel 2023 era già stato annunciato un pacchetto di aiuti da 200 milioni di euro, in concomitanza con il lancio del Piano di Sovranità Alimentare nel settore ortofrutticolo, con l’obiettivo di guadagnare cinque punti in termini di sovranità nel settore ortofrutticolo fino al 2030 e 10 punti entro il 2035.  

Escludendo la coltura delle patate, che è di riferimento per il Paese d’Oltralpe, il tasso di autoapprovvigionamento per l'ortofrutta in Francia ha registrato negli anni un vertiginoso calo. Parliamo di una perdita di 14 punti dal 2000 (quando era pari al 65%) al 2020, quando arrivava al 51%. Il calo più elevato c’è stato per le superfici coltivate a ortaggi che sono diminuite del 10% (22.000 ettari in meno) mentre quelle frutticole del 7% (4.000 ettari in meno).

Gli investimenti saranno indirizzati su quattro assi strategici, tra cui la tutela delle colture ortofrutticole (e lo sviluppo di soluzioni alternative in vista del ritiro di alcuni antiparassitari); il miglioramento di una produzione sostenibile, decarbonizzata e resiliente; l’ implementazione del fronte ricerca, innovazione, sperimentazione e formazione; infine una dinamizzazione del consumo di frutta e verdura nel modello alimentare nazionale. (am)

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