Francescon: «Con i meloni si chiude una stagione schizofrenica»

Dal maggio nero della Sicilia ai prezzi eclatanti di giugno e luglio

Francescon: «Con i meloni si chiude una stagione schizofrenica»

“Mai ricordo una stagione così altalenante per i meloni sia in termini di volumi che di quotazioni; ci sono areali di produzione come l’agrigentino, in Sicilia, che ricorderanno il 2023 con dolore e chi, invece, ha goduto di listini da capogiro”. Queste le parole a IFN di Bruno Francescon, presidente dell'Op Francescon che racconta di una stagione tra alti e bassi, anzi tra tonfi incredibili e picchi vertiginosi. 
“Ormai giunti alla fine di agosto possiamo tirare le somme - continua Francescon - il 90% della campagna è fatta e possiamo dire di esser passati dalle stalle alle stelle, più volte, durante la stagione. Ogni mese ha avuto una storia a sé che ha capovolto le sorti di andamenti che sembravano definitivi quando, in realtà, erano solo frangenti. Abbiamo avuto listini che, nel breve periodo, sono schizzati da 0,60 a 3,50 euro al chilogrammo, prezzi folli sia in negativo che in positivo. Questi cambiamenti repentini, spesso hanno però generato rapporti tesi lungo la filiera”.

Meloni abbandonati in campo a Licata nel mese di maggio

“Ma andiamo in ordine cronologico: maggio è stato contraddistinto da un clima piovoso e temperature basse che hanno bloccato le vendite e, senza dubbio, gli areali vocati siciliani - come Licata - hanno pagato il prezzo più alto; è stata una fase della campagna dove i volumi erano ottimi ma, purtroppo, tanto prodotto è stato invenduto.
“Giugno e luglio hanno dato il colpo di coda alla stagione e abbiamo assistito a un cambio di marcia – precisa Francescon – dove gli addendi si sono invertiti; infatti, abbiamo avuto una produzione dal 20 al 50% in meno rispetto al previsto ma le quotazioni si sono impennate compensando, abbondantemente, i volumi ridotti”.

Solo agosto ci ha riportato alla normalità, con volumi e prezzi in linea; per alcuni giorni abbiamo registrato un po' di surplus di produzione ma nulla di eclatante. Soprattutto nella seconda parte di agosto abbiamo avuto vendite spumeggianti”. 
“In ogni caso siamo al termine della campagna, che è stata negativa da un punto di vista dei volumi venduti ma le quotazioni hanno dato un grande aiuto e ci aspettiamo le ultime battute di mercato tranquille”, conclude il presidente dell'Op.