Dal campo
Fragole, per Agricola Campidanese cresce il fuori suolo
Con il responsabile logistico Marco Lotta una panoramica sulla stagione
È ai blocchi di partenza la stagione fragolicola sarda e la Op Agricola Campidanese ha iniziato le sue prime raccolte. Anche quest’anno l’azienda continua il suo investimento nella coltivazione fuori suolo, che sta regalando buone soddisfazioni, da affiancare a quella in serra. Abbiamo fatto il punto con Marco Lotta, responsabile logistico commerciale di Agricola Campidanese.
“I risultati del fuori suolo sono ottimi e una delle nostre aziende socie ha contribuito ad aumentare l’investimento in questa tecnica – spiega Lotta a IFN – In particolare ha convertito l’80% dei suoi terreni al fuori suolo: parliamo di strutture che sono operative già da quest’anno. Avevano visto i riscontri positivi delle prime esperienze e a queste si sono ispirati; prevediamo perciò volumi in leggera crescita per questa stagione”.
Una stagione che, però, dovrà fare i conti con un ritardo produttivo causato dalle morie: “Abbiamo avuto morie elevatissime su alcuni lotti di piante, soprattutto quelle polacche, dove la percentuale è arrivata al 30-40% – sottolinea il responsabile logistico commerciale della Op – per questo motivo abbiamo dovuto ripiantare, dovendo fare i conti con un discreto ritardo, che sarà pari a circa un mese”.
“La paura più grande – continua – è che ci sia carenza di prodotto precoce che detrminerà prezzi molto alti, per poi andare incontro a una sovraproduzione (con relativo abbassamento dei prezzi) nei mesi clou della stagione, come maggio. Se dovessero continuare le temperature calde di questo periodo, probabilmente il ritardo verrebbe in parte ‘riassorbito’. In generale, per le fragole stiamo avendo giornate molto positive, considerato il caldo e l’assenza di pioggia. Crediamo che le raccolte potranno terminare 15 giorni dopo il normale”.
I quantitativi delle prime raccolte sono ancora abbastanza limitati ma il livello qualitativo è eccezionale, anche grazie agli investimenti effettuati. “Abbiamo installato un impianto per osmosi inversa per abbassare la conducibilità dell’acqua e migliorare, così, il nutrimento delle piante. Considerato che le fragole sono molto sensibili alla salinità, questo impianto contribuisce a migliorarne la produttività e la qualità”.
La maggior parte delle bacche viene commercializzato con il brand Fragolose® e, in minima parte, anche con il marchio del distributore.
L’azienda sarà presente anche a Fruit Logistica per portare a Berlino il gusto della Sardegna. Lo stand personalizzato troverà posto al padiglione 4.2 stand A-10. (AM)