Dal campo
«Fragole, la campagna è partita con il piede giusto»
Il direttore di Coop Sole Pietro Ciardiello fa il punto sulla stagione
Nonostante il ritardo produttivo di una quindicina di giorni, la stagione delle fragole campane sta entrando nel vivo e le prospettive sono buone. Ne abbiamo parlato con Pietro Ciardiello, direttore della Coop Sole di Parete (Caserta), specializzata in questa coltura.
“Stiamo recuperando il ritardo determinato dalle condizioni meteorologiche avverse che hanno comportato una messa a dimora complicata e ora la stagione sta entrando nel vivo – spiega Ciardiello a IFN –siamo fiduciosi e crediamo di poter consolidare gli stessi volumi dell'anno scorso (9 mila tonnellate), se non addirittura superarli. Come termine della campagna, speriamo di poter arrivare a giugno: l’anno scorso abbiamo fatto l’ultimo stacco a luglio ma, come tutti sappiamo, tutto dipende dalle temperature che ci saranno in quel periodo”.
Attualmente le condizioni meteo sono favorevoli: “Abbiamo avuto dieci giorni di tempo bello, asciutto e soleggiato che ha favorito la produzione. Solo in questi ultimi giorni il cielo si è coperto e c’è stata un po’ di pioggia ma, fortunatamente, le temperature non sono scese molto”.
Le superfici – completamente in serra – sono cresciute del 4-5% rispetto all’anno precedente, comprese le produzioni biologiche, che tendono ad impiegare più tempo per la messa in produzione.
Per quanto riguarda i risultati commerciali, Ciardiello si dice soddisfatto. “Anche se rispetto all'anno scorso abbiamo perso qualcosa in termini di volumi – sottolinea – lo stiamo recuperando nei prezzi, considerato l’alto livello qualitativo dei frutti e una domanda che è più sostenuta dell’offerta. All’estero va ancora meglio, merito di un un prodotto che è meno ‘meteoropatico’ rispetto al nostro mercato. Fuori dall’Italia commercializziamo principalmente nel centro Europa, dove abbiamo clienti consolidati con cui vogliamo essere più partner che fornitori”.
Le varietà di fragole protagoniste per Coop Sole sono Melissa®, coltivata in biologico e residuo zero, e NSG 465 (Rossetta®). “Se Melissa® è il nostro ‘piatto forte’, stiamo ottenendo ottimi risultati anche con Rossetta® in lotta integrata e residuo zero – dice il direttore della cooperativa - dove possiamo puntare su produzione e gusto, senza perdere di vista salubrità della pianta, che in questo caso è garantita dalla genetica”.
E conclude: “Siamo molto soddisfatti di queste varietà, che ci consentono di avere fragole succose, buone da mangiare e salubri. Allo stesso tempo, continua la nostra ricerca su altri segmenti varietali: attualmente nel nostro campo-prova stiamo testando 30/40 nuove cultivar e nei prossimi anni potremo sicuramente avere novità dopo i test in campo. L’innovazione non si ferma mai e continuiamo a lavorare per ottenere prodotti dalla qualità assicurata”.
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