Dal campo
Fragole e piccoli frutti, a Huelva la stagione parte male
Siccità e taglio del 50% all'irrigazione tra le cause della crisi
Le fragole e i piccoli frutti di Huelva (Spagna) sono in pericolo a causa delle forti carenze irrigue della zona.
A denunciare la situazione, come riporta la testata revistamercados.com, sono le stesse associazioni dei produttori, tra cui Freshuelva (l'associazione dei produttori ed esportatori di fragole e piccoli frutti di Huelva, ndr) insieme ad Asaja-Huelva, Upa-Huelva e le comunità irrigue di Huelva (Corehu).
Oltre ad essere preoccupate per la mancanza di precipitazioni, le associazioni sono sul piede di guerra per la gestione delle infrastrutture irrigue. Le infrastrutture richieste da decenni dagli operatori del settore, a oggi non sono state realizzate e, a pagarne le conseguenze, sono ancora una volta i produttori.
Con l'entrata in vigore delle nuove leggi sull'uso dell'acqua, in accordo con la Commissione sulla siccità Tinto-Odiel-Piedras, è infatti previsto il taglio del 50% all'irrigazione. Una situazione che - sottolineano le associazioni - oggi sarebbe ben diversa se si fossero rispettati gli impegni dei piani idrologici e se fossero state portate a termine le opere di interesse generale dello Stato.
Le associazioni minacciano battaglia e hanno previsto per fine gennaio quelle mobilitazioni che erano state rinviate lo scorso novembre.
"È stato dimostrato che la Junta de Andalucía, dopo il rinvio delle mobilitazioni previste per lo scorso novembre, aveva iniziato a realizzare le infrastrutture richieste dal settore ma la lentezza nell'esecuzione non le ha rese soluzioni utilizzabili a breve termine", si legge nell'articolo.
"Servono misure dal risultato immediato per affrontare le campagne agricole della provincia", evidenziano le organizzazioni, che si sono già mosse per un incontro di emergenza con i vertici politici, come il Ministro dell'Agricoltura, dell'Acqua e dello Sviluppo Rurale della Junta de Andalucía, Carmen Crespo e il Segretario di Stato per l'Ambiente, Hugo Morán.