Fragole della Basilicata, chi ben comincia è a metà dell’opera

Ortofrutta Palestini: «Prezzi attorno ai 30 euro a padella, il segreto è la programmazione»

Fragole della Basilicata, chi ben comincia è a metà dell’opera

Un Natale con i fiocchi per le fragole della Basilicata, grazie al riscontro positivo sul mercato. La stagione è iniziata con qualche settimana d’anticipo per via delle temperature sopra la media stagionale ma non ci sono state ripercussioni sulla qualità e i volumi sono in linea con le necessità delle prime fasi della commercializzazione.

Racconta a IFN l’esordio delle fragole lucane Angelo Palestini, titolare e responsabile vendite di Ortofrutta Palestini, che opera al centro agro-alimentare La Valle della Pescara. “Abbiamo iniziato a scaricare le fragole della Basilicata da circa tre settimane quindi a ridosso delle festività di fine anno. Diciamo che è stato un bene perché i consumi, sollecitati dai giorni di festa, sono stati ragguardevoli e la qualità del prodotto ha soddisfatto tutti”.

Grazie agli scarsi quantitativi ancora disponibili, il prodotto lucano si è ritagliato uno spazio rilevante.
“Sino a qualche settimana prima – precisa Palestini – l’unico prodotto disponibile era quello olandese o belga ma, ovviamente, la qualità lasciava a desiderare. Diciamo che erano referenze destinate a chi non poteva fare a meno di avere le fragole. Il prodotto origine Olanda e Belgio veniva quotato tra 20 e 22 euro a padella. A oggi, le fragole estere arrivano dall’Egitto ma il prodotto non ha una qualità paragonabile ai nostri frutti. Il prodotto africano viene venduto tra 16 e 20 euro a padella”. 

“Per la fragola della Basilicata prevediamo settimane positive, ovviamente non ci sono saranno i prezzi di Natale e Capodanno - in cui si sono raggiunti i 30 euro per una padella di 2-2,5 kg - ma comunque prevediamo di orbitare sempre attorno i 25 euro a padella”. 

Quali sono i fattori di successo sul mercato delle fragole?

“Ormai la fragola è destagionalizzata, i consumatori la vorrebbero averla tutto l’anno. Per questo il segreto è scaglionare la produzione tra i diversi areali; i produttori sono stati bravi, solo tra aprile e maggio ci potrà essere un po' più di concorrenza”.