Dal campo
Fragole alle pendici dell’Etna, si pensa al fuori suolo
L’azienda FragoLeo di Maletto: «Un’alternativa valida per tutelarsi dal clima»
la fragola di Maletto, paese etneo a quota 1000 metri è un prodotto di nicchia che, a differenza di altre tipicità dell’Isola, non gode della brezza marina bensì del terreno vulcanico e delle escursioni termiche che contraddistinguono l’Etna.
Ma il clima, per questa referenza molto delicata, sta diventando una sfida difficile da vincere così si pensa a nuove tecniche di coltivazione.
Danilo Scarlata, titolare dell’azienda FragoLeo, spiega a IFN come è nata l’idea del fuori suolo, pur rinunciando a un terreno molto fertile, come quello alle pendici dell'Etna, che contribuisce a rendere i frutti con caratteristiche organolettiche uniche.
“La nostra campagna è breve e le produzioni di nicchia per cui dobbiamo cercare di tutelarci. Quindi l’idea è di sviluppare una parte di produzione con il fuori suolo, per ridurre i rischi climatici".
Questo è stato un anno molto complesso: le piogge incessanti di maggio e giugno hanno posticipato l’inizio della stagione di due mesi. Infatti, abbiamo iniziato la campagna tra fine luglio e agosto. Inoltre, le prime fasi non sono andate bene perché abbiamo avuto tanto scarto e le piante erano in sofferenza a causa dell’abbondante acqua a maggio e del caldo torrido subito dopo”.
“La stagione è entrata nel vivo a settembre, anzi diciamo che è cambiato tutto radicalmente: prodotto eccezionale e richieste costanti hanno fatto sì che le quotazioni fossero soddisfacenti. Il nostro è un prodotto particolarmente deperibile, quindi, anche il minimo problema può alterare le caratteristiche, ma quando il prodotto è adeguat rappresenta un’eccellenza unica del territorio”.
“Abbiamo venduto a una media di 6-7 euro a padella. Adesso, mentre ultimiamo stagione, i prezzi oscillano tra 8 e 10 euro. Possiamo ritenerci soddisfatti perché rischiavamo che il ritardo produttivo facesse perdere al prodotto la sua finestra commerciale”.
“Per quanto riguarda il progetto del fuori suolo vorremmo iniziare con una superficie ridotta perché vogliamo ottenere un prodotto che sia di alta qualità.Quindi inizieremo con prudenza. Ovviamente questo è un progetto che non ci allontanerà da quella che è la nostra vision, ovvero il legame con il terreno vulcanico, ma la completerà per ridurre il rschio”.