Attualità
Fitofarmaci, il 96,3% degli alimenti non presenta residui
Analizzati anche mele, fragole, pesche, cavoli, pomodori
Stop ai fitofarmaci nei piatti. Secondo la relazione annuale sui residui dei fitofarmaci negli alimenti presenti nell'Unione europea, pubblicata dall'Efsa, l'Autorità europea sulla sicurezza alimentare, il 96,3% dei campioni analizzati nel 2022 rientra nei limiti legali, in linea con il dato del 2021 (96,1%).
La relazione si basa sui dati provenienti dalle attività di controllo nazionali svolte dagli Stati membri Ue, dall'Islanda e dalla Norvegia e comprende campionamenti sia mirati che casuali. Nel 2022, spiega l'Autorità europea con sede a Parma, sono stati analizzati 110.829 campioni di alimenti, con un aumento di un quarto rispetto al 2021, oltre il 96% dei quali rientrava nei livelli legalmente consentiti.
Quanto al sottoinsieme di 11.727 campioni analizzati nell'ambito del programma di controllo coordinato dall'Ue - che ha analizzato 12 gruppi di alimenti: mele, fragole, pesche, vino (rosso e bianco), lattughe, cavoli cappucci, pomodori, spinaci, cereali di avena, cereali di orzo, latte vaccino e grasso suino - il 98,4% è risultato entro i limiti di legge.
Nello specifico, il 51,4% (6.023 campioni) è risultato "privo di livelli quantificabili di residui"; il 47% (5.512) conteneva uno o più residui in concentrazioni inferiori o uguali ai livelli consentiti (i livelli massimi di residui); mentre l'1,6% (192) conteneva residui superiori ai livelli consentiti. Tendenze al ribasso - osserva l'Efsa - dal momento che lo stesso paniere di prodotti viene campionato ogni tre anni e il tasso complessivo di superamento dei limiti da parte dei residui di pesticidi è in leggero calo, passando dal 2% nel 2019 all'1,6% nel 2022. (am)
Fonte: Ansa.it