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Finocchi, un mercato che premia ancora il negozio sotto casa
La categoria cresce: la Gdo resta leader, ma il fruttivendolo mantiene un ruolo chiave

L’Italia è uno dei Paesi di riferimento a livello mondiale per la coltivazione dei finocchi e, anche sul fronte dei consumi, questo ortaggio riveste un ruolo di primo piano, rientrando stabilmente nella top ten degli ortaggi più acquistati. Grazie al consueto approfondimento di IFN, realizzato in collaborazione con l’Osservatorio permanente YouGov Shopper, è possibile delineare il profilo del consumatore: il quadro generale è positivo, con indicatori in miglioramento rispetto al comparto orticolo, ma emerge come la qualità percepita resti un driver d’acquisto fondamentale, difatti i canali con vendita assistita, in primis il fruttivendolo, mantiene ancora un ruolo chiave per una quota di consumatori. Dal punto di vista geografico, il Centro Italia si conferma l’area di riferimento per i consumi di finocchio, mentre Nord Est e Sud mostrano un arretramento.
Famiglie italiane: aumenta molto la penetrazione, ma meno la frequenza di acquisto
I finocchi sono un prodotto molto diffuso in Italia, acquistato da quasi il 62% delle famiglie, in aumento di 4,2 punti rispetto a due anni fa. Cresce anche la frequenza di acquisto (+4%), che supera ormai i sette atti l’anno, anche se l’incremento risulta meno intenso rispetto a quello registrato per la verdura nel suo complesso (+11%).

Spesa media costante, quantitativo in calo ma meno della verdura
In termini di spesa media per atto di acquisto, i finocchi confermano i valori di due anni fa, registrando anzi un lieve aumento dell’1%, a differenza dell’intero comparto della verdura che mostra un calo del 5%. A diminuire è invece il quantitativo medio acquistato per singolo atto d'acquisto, una strategia con cui i consumatori cercano di mitigare l'incidenza sulla spesa globale. Per i finocchi la contrazione è del 6%, un dato comunque migliore rispetto a quello della verdura, dove il calo raggiunge il 9%.

Spostamento dai canali tradizionali alla Gdo, ma il fruttivendolo dice ancora la sua
Gli indicatori relativi ai diversi canali di acquisto evidenziano il ruolo sempre più rilevante che la Gdo sta assumendo anche in questa categoria, come già osservato in molti altri comparti. Per i finocchi, i punti vendita della Gdo — esclusi i negozi di libero servizio più piccoli — e, soprattutto, i discount registrano una netta crescita sia della quota di famiglie acquirenti sia della frequenza di acquisto. Parallelamente, nei canali tradizionali, la penetrazione delle famiglie cala sensibilmente; tuttavia, le famiglie che ancora si rivolgono al fruttivendolo aumentano in modo significativo frequenza di acquisto e spesa media, in quest’ultimo parametro questo canale segna la crescita più elevata.
Questo scenario è coerente con quanto osservato in altre categorie: la qualità di alcuni prodotti ortofrutticoli resta un driver fondamentale e spinge una parte di consumatori — seppur sempre più ridotta — a rivolgersi ancora ai negozi specializzati, nonostante i prezzi più alti e la necessità di un acquisto dedicato esclusivamente all’ortofrutta.

Lungo lo Stivale: Centro Italia area di riferimento per i consumi di finocchio
La quota a volume acquistata di finocchi nel Centro Italia (30%) cresce nel 2025 e raggiunge ormai il Nord Ovest (30,4%), mentre il Sud arretra dal 22 al 20,4%. L’aumento della quota del Centro si osserva anche nel comparto delle verdure, sebbene resti su livelli inferiori rispetto al Nord Ovest, che comunque mostra una flessione.

Per quanto riguarda i finocchi, il Centro registra anche il consumo medio annuo più elevato (8,9 kg), rappresentando l’unica area in crescita rispetto a due anni fa (+5%). Al contrario, Nord Est e Sud segnano una diminuzione prossima alla doppia cifra.


















