Finger lime, dall'Australia alla Calabria

Con Vincent Citrus un viaggio alla scoperta delle peculiarità del frutto

Finger lime, dall'Australia alla Calabria

Le coltivazioni di finger lime, agrume esotico originario dell’Australia Orientale, trovano sempre più diffusione anche nel sud del nostro paese, dove alcune realtà coltivano il frutto e lo promuovono anche sui social. Così abbiamo conosciuto Vincenzo Mazzaferro che, nella sua attività, Vincent Citrus, produce tra le altre coltivazioni, anche il finger lime.

L’agrume prende il nome dalla sua forma allungata, assimilabile a quella di un dito. Al suo interno la polpa è formata da piccole palline che assomigliano alle uova del caviale: ecco perché in gergo viene chiamato caviale di limone. Ne esistono diverse varietà che si differenziano tra loro per forma, colore e per i profumi e gli aromi che sprigionano. 

Dal 2015 Vincent Citrus produce finger lime tra i suoi 500 alberi sulla costa, a Marina di Gioiosa Jonica, in provincia di Reggio Calabria. 
“Il finger lime rimane tuttora un mercato di nicchia, ma piano piano si sta diffondendo sempre di più. I volumi di produzione generalmente sono intorno ai 300 chilogrammi all’anno; le varietà, come ad esempio Rainforest, Red, Emma, Yellow, Alstoville, maturano in differenti momenti della stagione e ciò permette di coprire le richieste per quasi tutto l’anno, anche se il raccolto principale avviene da settembre a gennaio”, dichiara Mazzaferro a IFN “Le quotazioni al dettaglio partono da 100 euro fino a 200 euro al chilogrammo, a seconda della varietà. Tra i miei clienti ci sono perlopiù ristoranti di alto livello e anche qualche privato che lo acquista per curiosità”.

Questo frutto è apprezzato per le sue caratteristiche organolettiche, come il sapore fresco e agrumato e il valore aggiunto che dà ai piatti decorandoli a regola d’arte. Tra le proposte che si apprestano meglio al suo utilizzo troviamo crudi di pesce, tartare di carne, dessert e anche cocktail. 

Fonte immagini: pagina Instagram Vincent Citrus

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