Fico-Revolution per risollevare il Parco tematico

La nuova idea di Farinetti che sarà affiancato da Piero Bagnasco

Fico-Revolution per risollevare il Parco tematico

In arrivo la terza rivoluzione per il Fico di Bologna e questa dovrebbe essere quella definitiva. Oscar Farinetti sarà affiancato da un nuovo amministratore delegato, Piero Bagnasco che prenderà il posto di Stefano Cigarini, il Re Mida dei parchi tematici arrivato tre anni fa con l’obiettivo ambizioso di rilanciare la società e ora a un passo dall’addio.
«Abbiamo un progetto in mente che si chiama Fico-Revolution e ci crediamo molto», annuncia il fondatore di Eataly, Oscar Farinetti al Corriere di Bologna. 
Farinetti e Coop puntano al rilancio di Fico dopo Pasqua. La «Fico-Revolution» dovrebbe partire dopo Pasqua, si tratta di un altro tentativo di rimettere in carreggiata un investimento che per mille ragioni non è andato come immaginava l’imprenditore che ha creato il marchio Eataly. «Dobbiamo prendere assieme alla Coop alcune decisioni e prima le raccontiamo ai nostri partner e ai nostri collaboratori, poi le racconteremo alla stampa», ha aggiunto Farinetti. La questione è appunto il nuovo assetto societario. Come noto, nei mesi scorsi i Farinetti hanno ceduto a Investindustrial di Andrea Bonomi il 52% di Eataly.

Fico, però, non rientra nel perimetro della vendita a Investindustrial. Adesso i soci di Fico srl — la società di gestione del parco che ha preso il posto della vecchia Eatlyworld — sono Farinetti e Coop Adriatica, entrambi al 50% dopo l’uscita negli anni passati di Coop Reno. Nelle prossime settimane verrà fissato il cda che poi dovrà convocare l’assemblea dei soci sia per la parte ordinaria che per le questioni straordinarie. Gli azionisti dovranno approvare i conti che anche quest’anno chiuderanno in rosso. Si parla di una cifra tra i 2,5 e i 3 milioni. La parte straordinaria invece riguarderà il nuovo assetto tra Coop Adriatica e i Farinetti. Il fondatore di Eataly dovrebbe procedere a un aumento di capitale che gli dovrebbe consentire di salire almeno al 60%.
Probabile che nell’accordo ci sia anche la possibilità di aumentare in futuro il valore della partecipazione. Resta da capire su quali cifre si metteranno d’accordo Farinetti e le Coop che in ogni caso su Fico dovranno mettere in conto una minusvalenza. «Fico ha avuto due anni strepitosi, poi è arrivato il Covid e non siamo più riusciti a uscirne bene. Bisogna trovare un’idea geniale per riportarlo sul binario corretto», ha concluso Farinetti.
Il primo passo dell'ennesima rivoluzione sarà eliminare il biglietto d'ingresso? Potrà servire ad aumentare penetrazione e frequenza ma non a risollevare i ocnti del Parco. Per questo servirà ben altro.