Dalla distribuzione
Federdistribuzione, consumi di maggio con segno meno
Pesano inflazione e calo della fiducia
I dati diffusi da Istat relativi ai prezzi al consumo del mese di maggio evidenziano, rispetto al mese precedente, un’inflazione generale in frenata, con l’indice che segna un +7,6% su base annua, mentre il carrello della spesa registra un rallentamento con un +11,3% su base tendenziale.
“Anche se i dati evidenziano un rallentamento della spinta inflattiva, Istat rileva a maggio un peggioramento del clima di fiducia dei consumatori. Un segnale che fotografa come le famiglie siano ancora in difficoltà dal punto di vista economico per effetto degli aumenti dei prezzi degli scorsi mesi, nonostante le imprese della Distribuzione Moderna abbiano fatto nell’ultimo anno uno sforzo economico importante a sostegno del potere d’acquisto degli italiani, sacrificando parte delle proprie marginalità per gradualizzare il trasferimento al consumo dell’aumento dei costi per effetto dei rincari delle materie prime e dei beni energetici”, ha commentato Carlo Alberto Buttarelli, Presidente di Federdistribuzione.
“Siamo preoccupati per la tenuta dei consumi nei prossimi mesi, che sono già in terreno negativo per quanto riguarda i volumi di vendita, specialmente nel settore alimentare dove registriamo un dato di circa -4% su base annua. In alcuni settori del non food si assiste a un rallentamento dei consumi, anche per effetto del meteo che, in queste settimane, ha influenzato negativamente in particolare le vendite nel settore dell’abbigliamento. In uno scenario in cui i prezzi rimarranno alti, le aziende della Distribuzione Moderna continueranno a venire incontro alle esigenze delle famiglie garantendo un’offerta improntata su qualità e convenienza. Rimane però fondamentale indirizzare tutte le risorse possibili per favorire nei prossimi mesi la ripresa della domanda interna, garantendo così stabilità sia alle imprese sia alle filiere di eccellenza del Made in Italy”.
Fonte: Ufficio Stampa Federdistribuzione