Dalla distribuzione
Export in crescita, l'inizio del 2023 è un toccasana per l'ortofrutta italiana
Oltre 600 mila tonnellate esportate, +5% rispetto al 2022
Il commercio estero italiano di ortofrutta tira un sospiro di sollievo di fronte al saldo del primo bimestre, l’export torna in testa, superando le importazioni a volume, e parimenti a valore. Questa è l’immagine dell’analisi dei dati Istat relativi all’Import-Export ortofrutticolo italiano dei primi due mesi dell’anno.
Sono oltre 600 mila le tonnellate di ortofrutta esportate dalle aziende italiane nei primi due mesi dell’anno, in aumento del 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, per un valore di oltre 970 milioni di euro, in crescita dell’9%. Al contrario, le importazioni italiane di ortofrutta estera sono in calo sia a volume (- 3%), per un ammontare pari a 586 mila tonnellate, sia a valore, nell’ordine di 720 milioni di euro, -2% rispetto al 2022.
Il saldo commerciale dell’ortofrutta italiana più che raddoppia a valore (+58%) rispetto al primo bimestre del 2022, registrando saldo positivo di oltre 250 milioni di euro, per volumi pari a 20 mila tonnellate, in crescita rispetto allo stesso periodo di analisi dell’anno precedente, che registrava un saldo negativo (-27 mila tonnellate).
La frutta secca da un boost a doppia cifra (+22%) alla crescita dei volumi di ortofrutta esportata, mentre registra un calo a valore (-10%).
Al contrario, le categorie legumi e ortaggi e quella agrumi spingono la crescita delle esportazioni a valore, con rispettive aumenti a doppia cifra (+18% e +16%), e a volume, in aumento del +7% e +6%, rispetto al primo bimestre dell’anno precedente.
Analizzando in dettaglio la categoria degli ortaggi, i pomodori (+61%) e i peperoni (77%) sono i principali responsabili della crescita a valore delle esportazioni nel mese di febbraio. Crescita supportata anche dall’aumento dei volumi di export italiano, rispettivamente del 38% per i pomodori e del 12% per i peperoni.
Al contrario, rispetto al trend di confronto del primo mese dell’anno (clicca qui per leggere l’articolo), le patate registrano riduzioni delle esportazioni a valore (-33%) e parimenti a volume (-20%) rispetto a febbraio 2022, riconfermando anche per il secondo mese una crescita a doppia cifra del prezzo medio (+21%), passato da 0,57 €/kg a 0,69 €/kg a febbraio del 2023.
Continuando l’analisi del prezzo medio, aumento ancora più eclatante lo registrano i peperoni, con il trend più che raddoppiato nell’analisi di confronto rispetto all’anno precedente, passando da 1,89 €/kg a 3,00 €/kg nel 2023.
I dati della frutta fresca evidenziano una crescita delle esportazioni, a volume (+5%) e a valore (+2%), per oltre 250 mila tonnellate e 350 milioni di euro nel 2023.
Approfondendo l'analisi della categoria della frutta fresca, i kiwi spingono le esportazioni a volume, con trend in crescita del 10%. Da menzionare le fragole, che mostrano un deciso aumento a doppia cifra (+24) a volume, anche se in termini assoluti la loro quota non è significativa.
Ha collaborato Fabrizio Pattuelli