Dal campo
Export in caduta libera per il mango peruviano
A volume -80% rispetto alla scorsa stagione a causa di El Niño
Il volume delle esportazioni di mango peruviano in questa stagione è diminuito dell’80% a causa degli effetti di El Niño: le alte temperature hanno ridotto drasticamente la produzione in Perù e causato, di conseguenza, un forte calo nell’export. L’offerta ridotta di mango ha portato a un aumento dei prezzi sui mercati di destinazione, principalmente quelli europei e statunitensi. Come dichiarato da Fresh Fruit Perù e riportato da fruitnet.com, le spedizioni durante la stagione 2023/24, iniziata lo scorso settembre, sono diminuite rispetto alla stagione precedente, attestandosi a 19.159 tonnellate.
Al rialzo le quotazioni, dovute quindi all’offerta ridotta e alla domanda stabile, che però non riusciranno a compensare il calo dei volumi, secondo quanto affermato dall'organizzazione peruviana.
L’importatore britannico Pacific Produce ha sottolineato la complessità della stagione, dichiarando che i prezzi sono più del doppio rispetto a quelli di una stagione standard e che l’offerta potrebbe rimanere scarsa fino al finale di stagione, previsto un mese in anticipo rispetto alla normalità, creando un altro aspetto critico da tenere in considerazione. I mercati ora stanno attendendo l'inizio della stagione dell'Africa occidentale.
L'associazione Promango ha dichiarato che il protrarsi delle temperature elevate potrebbe avere un impatto anche sulla stagione 2024/25.
Nonostante questo, c’è chi tra i produttori ha una visione più ottimista e pensa che la prossima stagione potrebbe essere propizia proprio perché il raccolto di quest’anno si è rivelato minore, ma ancora una volta il clima rappresenterà una delle variabili principali da considerare per il buon andamento. (gc)