Attualità
«Essere marchio storico ci dà una nuova carica»
Simone Zerbinati: «Dobbiamo tanto a nonno Ferdinando»
Ci sono riconoscimenti che arrivano inaspettati e risollevano l’animo, specie quando si arriva da momenti difficili. Fa parte di questi l’entrata nel registro dei marchi storici di interesse nazionale, che ha interessato recentemente l’azienda Zerbinati, fondata nel 1970 da Ferdinando Zerbinati e oggi portata avanti anche dalla terza generazione della famiglia. Ripercorre la storia e il significato di questa assegnazione Simone Zerbinati, direttore generale dell’azienda di Casale Monferrato, leader nella IV e V gamma.
“Sappiamo tutti che il 2022 non è stato un anno facile per tanti aspetti, ma il 2023 è iniziato in un modo diverso e questo riconoscimento inaspettato ci conferma che dobbiamo andare avanti sulla nostra strada, intrapresa da nostro nonno 53 anni fa e sviluppata con grande determinazione negli ultimi 25 anni”, dichiara Zerbinati a IFN. “Sfoggiamo questo riconoscimento con orgoglio, perché non sono in tanti ad averlo ottenuto. Nostro nonno Ferdinando purtroppo è mancato lo scorso anno e questo è un bel modo per ricordarlo”.
Di strada ne è stata fatta da quando il nonno, insieme a papà Giorgio, ha iniziato a specializzarsi nella lavorazione di verdura fresca. “È cambiato molto il mercato in cui operiamo e i prodotti che vengono offerti, ma in primis è cambiato il lavoro. Negli anni Settanta c’erano solo due persone a lavorare con mio nonno, ora invece siamo in 250 e continuiamo a lavorare sempre all’insegna dei valori che ci ha trasmesso lui. Era una persona di altri tempi, un gran lavoratore che mi ha insegnato una cosa che può sembrare banale ma non lo è. Mi disse che niente ci viene regalato sul lavoro e che tutto va conquistato. È quello che sto cercando di trasmettere anche ai miei due figli, che anche se piccoli spesso vogliono visitare lo stabilimento di produzione per vedere i macchinari che lavorano e da cui rimangono letteralmente affascinati. Se i miei figli e i miei nipoti saranno la quarta generazione a capo della Zerbinati non lo so, ma promettono bene”.
Tornando ad oggi, spostiamo l’argomento sulla IV gamma, croce e delizia del nostro lavoro. Zerbinati evidenzia: “Dal punto di vista dei volumi di vendita ci stiamo risollevando, ma faticano a crescere invece i dati a valore, che hanno toccato livelli insostenibili, danneggiando tutta la filiera. Alcune strategie da adottare ci sono: si può partire, ad esempio, dall’ottimizzazione degli aspetti logistici e dell’imballaggio che talvolta ha un impatto pesante sul costo del prodotto. Un altro discorso riguarda invece la private label. Attualmente c’è un’alta percentuale di prodotti di IV gamma a marchio del distributore e si rischia di incorrere nello stesso problema anche con le zuppe, minando l’innovazione dell’industria e portando alla guerra sul prezzo che favorisce l’indebolimento del mercato. Ma fortunatamente con la Gdo c’è dialogo e quindi sono aspetti su cui il confronto non manca”.