Emergenza Glomerella: la minaccia c’è, ma anche la soluzione

Con Geoxe® di Syngenta, il melo ha una nuova arma per affrontare la fitopatia del momento

Emergenza Glomerella: la minaccia c’è, ma anche la soluzione

Dal 2019, la Glomerella si è rapidamente diffusa nei principali areali melicoli del Nord Italia, a partire dall’Emilia-Romagna fino a Trentino-Alto Adige, Piemonte e Veneto. La preoccupazione tra i produttori è crescente, per una serie di fattori legati alla pericolosità del patogeno:

  • Defogliazione fino al 75%
  • Perdita di produzione, sia nell’annata dell'attacco sia nella successiva
  • Lesioni brunastre sui frutti e cascola precoce
  • Danni anche durante la fase di conservazione post-raccolta

Le varietà più sensibili risultano essere Gala, Granny Smith, Cripps Pink (Rosy Glow, Sekzie) e Golden Delicious. La letteratura scientifica indica una maggiore tolleranza per cultivar derivanti da Red Delicious o Fuji.

Glomerella: identikit e fattori predisponenti

Come evidenziato da Michele Mariani, tecnico-agronomo della Fondazione F.lli Navarra: "Il complesso di funghi del genere Colletotrichum è responsabile di due patologie distinte: Glomerella Leaf Spot (GLS) e Apple Bitter Rot (ABR), già note da tempo in Sud America, nel sud-est degli Stati Uniti, in Cina e Giappone. In questi Paesi sono disponibili principi attivi efficaci, a differenza dell’Italia, dove inizialmente si brancolava nel buio".

Le condizioni predisponenti per la malattia sono ben note:

  • Umidità elevata
  • Temperature tra 14 e 35 °C

Mariani sottolinea l’importanza di mantenere una chioma ben arieggiata e di prestare particolare attenzione alle fasi immediatamente precedenti alla raccolta, quando l’incidenza del patogeno può aumentare rapidamente in presenza di piogge.

Geoxe®: una nuova risorsa contro la Glomerella

Geoxe®, fungicida di Syngenta a base di fludioxonil al 50% (500 g/kg) in formulazione granuli idrodispersibili (WG), ha recentemente ottenuto l’estensione ufficiale dell’etichetta per il controllo della Glomerella sul melo, dopo un primo utilizzo in deroga nel 2024.

Il prodotto è già noto per la sua efficacia contro le principali patologie di conservazione, come: Gloeosporium spp. Penicillium spp. Alternaria spp. E Botrytis cinerea.

Uno dei suoi punti di forza è la possibilità di essere applicato fino a 7 giorni prima della raccolta, con un intervallo di sicurezza particolarmente ridotto.

Modalità di impiego e indicazioni operative

Per ottenere i migliori risultati, è consigliabile seguire questi parametri:

  1. Dose: 30 g per ettolitro d’acqua (max 450 g/ha)
  2. Numero di trattamenti: massimo 2 per stagione
  3. Tempistica: in prevenzione o al primo segnale della malattia
  4. Strategia: inserire Geoxe® all’interno di un piano di difesa integrata, accompagnato da pratiche agronomiche mirate

Conferme dalla sperimentazione in campo

Secondo Paolo Borsa, Technical Manager Syngenta, Geoxe® ha dimostrato un’elevata efficacia nelle prove di campo: “I risultati raccolti da diversi centri di saggio italiani mostrano una riduzione statisticamente significativa del patogeno, con performance paragonabili al Captano, anche in condizioni di forte pressione infettiva”.

Paolo Borsa, Technical Manager Syngenta

In alcune situazioni sperimentali, dove i testimoni non trattati hanno subito danni fino al 100%, Geoxe® ha limitato defogliazione e cascola, proteggendo efficacemente sia foglie che frutti.

Verso una gestione integrata più efficace

La Glomerella rappresenta una sfida concreta per la melicoltura italiana. Tuttavia, la disponibilità di Geoxe®, unita a un approccio integrato basato sul monitoraggio, sull’agronomia e sull’intervento tempestivo, consente di rafforzare la capacità di difesa dei meleti, fornendo così ai produttori italiani un valido alleato nel contrasto a questa pericolosa malattia. (bf)

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