E. Leclerc sfida Lidl con la pubblicità comparativa

Tra le due insegne si è instaurata una dura battaglia sul fronte della comunicazione

E. Leclerc sfida Lidl con la pubblicità comparativa

È sfida a livello di pubblicità comparativa tra Leclerc e Lidl sul mercato francese. Come riportato dalla testata Foodretail.es, periodicamente E. Leclerc pubblica il suo confronto dei prezzi "Chi è il più economico", che evidenzia il colosso francese come il marchio più economico sul mercato. Tuttavia, le analisi puntano su un importante concorrente ovvero  Lidl.
Nella conclusione dell'analisi realizzata da Leclerc, successivamente trasformata in chiave pubblicitaria, si legge: “Ancora una volta abbiamo verificato che E. Leclerc costa il 6% meno di Lidl". E la convenienza emerge anche confrontando più prodotti: E. Leclerc è in media più economico di Lidl nelle marche di produttori, così come è più economico del 6% nelle marche della distribuzione”.

Dall’altro canto Lidl sfida di Leclerc tramite una campagna radiofonica: la critica mossa da Lidl è che la strategia di Leclerc “consisterebbe nel mettere in risalto alcuni prezzi d'impatto, presenti solo in alcuni dei suoi negozi, senza offrire un assortimento economico veramente completo ai suoi consumatori”, si ascolta alla radio. Tant’è vero che lo spot ironizza dicendo che, al contrario, "Da Lidl i prezzi sono gli stessi in tutta la Francia".

Non è mancata la contro-risposta di Leclerc che, a sua volta in uno spot radiofonico, ha paragonato i cereali Golden Sun del suo concorrente (venduti a 2,05 euro) a quelli del suo marchio Éco Plus (venduti a 1,74 euro). Si tratta del confronto tra una marca del produttore con una del distributore, che probabilmente non è propriamente ortodosso ma, travolti dall'ansia da prestazione, continua la battaglia tra i due retailer.
Per esempio, Lidl specifica in un suo cartellone pubblicitario che "Quando tutti i prezzi salgono, bisogna confrontare davvero tutto. Ecco perché da Lidl confrontiamo i prezzi dei prodotti della marca del produttore, ma anche dei prodotti della marca della distribuzione".

Una girandola di numeri, definizioni, allusioni che, franacamente, non sappiamo se servano a orientare o, viceversa, tendano a confondere.

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