Dolce Passione punta in alto: più sostenibilità, più innovazione, più estero

Il consorzio cresce: 400 ettari coltivati e 22mila tonnellate di angurie commercializzate

Dolce Passione punta in alto: più sostenibilità, più innovazione, più estero

Si è tenuto ieri l’incontro promosso dal Consorzio del cocomero Dolce Passione, un appuntamento pensato per fare il bilancio sull’andamento commerciale della stagione e presentare le ultime novità in campo varietale e ambientale. In collaborazione con la casa sementiera Known You Seed, il Consorzio ha illustrato le innovazioni legate alla selezione varietale, mentre sul fronte della sostenibilità ha annunciato l’adozione su larga scala di teli pacciamanti biodegradabili. Una scelta resa possibile grazie a un accordo siglato con Novamont, che consolida l’impegno green della filiera.

L’iniziativa conferma il percorso di crescita e strutturazione del Consorzio, che riunisce quattro realtà ortofrutticole di riferimento lungo la penisola: Alma Seges (Eboli, Salerno), Cico Mazzoni (Tresignana, Ferrara), Ortofrutta Castello (Stanghella, Padova) e Lorenzini Naturamica (Sermide, Mantova). Il prodotto simbolo del Consorzio resta l’anguria midi nera senza semi, coltivata oggi in una decina di Regioni italiane, dalla Sicilia alla Lombardia. Gli ettari dedicati sono circa 400, per una produzione complessiva stimata tra le 20.000 e le 22.000 tonnellate.

Arriva “l’apple-watermelon”
Durante la giornata di incontro, spazio anche alle novità dal campo sperimentale di Comacchio (Ferrara), dove Sandro Colombi, referente italiano della ditta sementiera Known You Seeds – casa madre a Taiwan e sede europea in Olanda – ha illustrato le prospettive di sviluppo varietale. Colombi, considerato il “padre” della varietà Giotto, fulcro produttivo del progetto Dolce Passione, ha spiegato i lavori in corso per allungare il calendario di maturazione del cocomero, con un focus particolare sul periodo precoce, in cui la domanda di prodotto inizia già a crescere in modo significativo.
“Stiamo selezionando nuove linee che ci permettano di anticipare la raccolta, così da essere competitivi già nelle prime fasi della stagione – ha sottolineato Colombi –. Parallelamente, lavoriamo per ottenere varietà più resistenti ai principali patogeni. Per gli afidi, ad esempio, non possiamo ancora parlare di resistenze complete, ma abbiamo trovato materiale genetico interessante su cui continuare a investire”.

Nella foto: Sandro Colombi, referente italiano Known You Seeds

L’innovazione passa anche dal prodotto. Oltre alla classica anguria midi nera senza semi, il Consorzio sta valutando altre soluzioni che potrebbero aprire nuovi spazi di mercato. “Abbiamo selezioni di anguria gialla senza semi, molto dolci e promettenti – ha aggiunto Colombi –. E stiamo sperimentando quella che definiamo ‘apple-watermelon’: un cocomero snack da 0,8 a 1,5 chili, con buccia sottilissima, facile da trasportare e da consumare, quasi come fosse una grossa mela. Potrebbe essere una strada innovativa da percorrere per intercettare nuovi target di consumo”.

Nella foto: Sandro Colombi, Luciano Trentini - Direttore Dolce Passione e Brian Liang di Known You Seeds

Non manca l’attenzione alla sostenibilità, tema sempre più centrale soprattutto per le richieste dei mercati esteri, dove cresce la domanda di prodotti con pochi residui. “Abbiamo avviato prove specifiche per il controllo degli afidi e del ragnetto rosso senza l’utilizzo di fitofarmaci chimici – ha spiegato Ferruccio Petrarchin Tecnico di campo di CICO-Mazzoni–. Utilizziamo concimi naturali con effetto repellente e i primi risultati sono davvero incoraggianti”.

Sul fronte ambientale si consolida anche l’utilizzo del telo pacciamante biodegradabile in Mater-Bi, come ha ricordato Luciano Trentini, direttore del Consorzio Dolce Passione: “La rimozione dei teli plastici tradizionali rappresenta un’operazione costosa e complicata. L’utilizzo di teli biodegradabili permette di superare questo problema, garantendo le stesse performance tecniche e migliorando al tempo stesso la sostenibilità del processo produttivo”. Da qui la scelta di siglare un accordo con Novamont per estendere questa soluzione alle coltivazioni di anguria Dolce Passione. Nella parte conclusiva dell’incontro, i referenti del Consorzio hanno fatto il punto sull’andamento della campagna commerciale, che dopo un avvio brillante a giugno ha registrato qualche rallentamento nelle ultime settimane, complice il peggioramento delle condizioni meteo in diversi mercati europei.

“L’export rappresenta per noi un obiettivo strategico, puntiamo a destinare almeno il 50% della produzione ai mercati esteri – ha ricordato il direttore del Consorzio Dolce Passione, Luciano Trentini –. Purtroppo, nelle ultime settimane, le temperature più basse in Europa hanno frenato la domanda di anguria, che invece a giugno aveva registrato numeri record sia in Italia che oltre confine. Proprio per rafforzare la nostra presenza nei mercati internazionali e offrire un prodotto sempre più vicino alle esigenze del consumatore, abbiamo avviato specifiche ricerche su nuove tipologie di frutti e stiamo lavorando sull’innovazione di servizio, con l’introduzione della versione già tagliata in porzioni e confezionata in contenitori refrigerati a marchio Dolce Passione, oggi presente in alcune catene della Gdo.”

La campagna è partita dai primi di maggio negli areali del Sud Italia, come ha raccontato Carmine Alfano di Alma Seges: “L’inizio è stato molto positivo, con richieste elevate e una qualità eccellente già dai primi raccolti. La clientela si è dimostrata soddisfatta, e questo porta a una fidelizzazione importante: chi acquista Dolce Passione torna a sceglierla con regolarità.”

Sulla stessa linea Nicoletta Magnoni di Lorenzini Naturamica, che ha sottolineato l’importanza della qualità e della tracciabilità come leve competitive: “Abbiamo aderito al progetto Dolce Passione con grande entusiasmo perché risponde perfettamente alla nostra filosofia, che è garantire al consumatore un prodotto di altissima qualità. Ogni cocomero è tracciato attraverso un codice univoco stampato sulla buccia, che permette di risalire alla storia del frutto. Anche nel nostro e-commerce stiamo registrando buone performance di vendita.”
 

Nella foto da sinistra: Aristide Palermo (Alma Seges), Luciano Trentini, Ferruccio Petrarchin (CICO-Mazzoni), Nicoletta Magnoni (Lorenzini Naturamica), Pierluigi Castello (Ortofrutta Castello), Sandro Colombi e Carmine Alfano (Alma Seges)

Tornando al quadro commerciale, Pierluigi Castello di Ortofrutta Castello ha inquadrato il momento attuale: “Siamo nel pieno della fase di massima offerta, con raccolte attive in diversi areali produttivi. Nell’ultima settimana abbiamo registrato un rallentamento dovuto al calo delle temperature in Europa, dopo un mese di giugno straordinario per volumi e vendite. Ora guardiamo con attenzione ad agosto, che sarà un mese cruciale per il bilancio finale della campagna. La buona notizia è che Dolce Passione continua a difendere bene le proprie quote di mercato e notiamo un crescente livello di fidelizzazione da parte della grande distribuzione.”

Un’analisi condivisa anche da Ferruccio Petrarchin, tecnico di campo di Cico-Mazzoni: “Guardando ai trend delle ultime stagioni, la produzione in pieno campo potrebbe risultare più scarsa nelle prossime settimane. Questo potrebbe tradursi in un’offerta più contenuta ad agosto, creando le condizioni per un buon equilibrio tra domanda e prezzo. Resta però un dato di fatto: per un prodotto come il cocomero, il meteo fa sempre la differenza.”
A chiudere la giornata, un messaggio chiaro: il Consorzio Dolce Passione non si limita a promuovere un prodotto di qualità, ma lavora anche per instillare nei consumatori la cultura di un cocomero versatile, capace di andare oltre il semplice consumo estivo.

“A differenza di quanto si possa pensare, l’anguria è un frutto che si presta a essere protagonista di un pasto completo, dall’antipasto al dolce – ha sottolineato lo chef Mauro Spadoni, che per l’occasione ha ideato un intero menù a base di Dolce Passione, proposto durante l’evento al Lido di Spina –. La mia proposta parte con un carpaccio di cotechino con mostarda di cocomero Dolce Passione, seguito da un risotto con anguria al vino rosso. Per secondo, costine cotte a bassa temperatura in salsa Dolce Passione ai peperoni, per chiudere con una ciambella con canditi di anguria.” Un esempio concreto di come il cocomero possa trasformarsi in ingrediente creativo e funzionale, valorizzando le sue caratteristiche anche in cucina e aprendo nuovi scenari di consumo per un prodotto che vuole diventare protagonista della tavola, in Italia e all’estero.