Dilemma stagionali: numeri insufficienti e tempistiche lente

Gli errori del decreto flussi e le conseguenze per il settore

Dilemma stagionali: numeri insufficienti e tempistiche lente

Le domande del click day del 27 marzo avevano già confermato i timori degli operatori del settore: le quote per il decreto flussi sono, ancora una volta, insufficienti.

Stando ai numeri previsti, l'agricoltura ha 42.800 posti disponibili per lavoratori stagionali (di cui 22.800 riservati alle domande presentate dalla associazioni di categoria). Come riporta il Sole24Ore, le domande presentate (secondo le stime di Coldiretti) sono circa 120 mila mentre gli arrivi attraverso la corsia riservata delle associazioni arriveranno al 70% delle domande presentate. Pare evidente che il numero di accessi sia insufficiente a colmare l'esigenza degli operatori del settore.

Ma non è solo la numerica l'unico problema: anche le tempistiche sono completamente sbagliate. Se per la raccolta delle primizie, ortaggi e frutta gli operatori dovrebbbero già essere attivi in campo, le aziende stanno ancora aspettando la graduatoria del click day.
E anche se la pubblicazione è prevista a giorni, è già troppo tardi: dovrà infatti passare un altro mese per la verifica delle domande nei consolati italiani dei Paesi di origine dei lavoratori.

Guardando invece alla provenienza delle domande, il 46% arriva dal Blangladesh, il 18% dall'India e dal Marocco. Come scrive Il Sole 24 Ore "è prevedibile che per i lavoratori di Blangladesh, India e Marocco possa crearsi un imbuto". 

Intanto è necessario tamponare la situazione e le associazioni di categoria chiedono a gran voce un decreto flussi bis.