Dalla distribuzione
Datteri, ecco il duplice obiettivo di Noberasco
Continuità e segmentazione sono le armi per far crescere la categoria
Se i datteri subiscono picchi di vendite durante il Ramadan, così come durante le festività natalizie, le aziende che commercializzano frutta secca e disidratata hanno capito che è fondamentale essere presenti sugli scaffali per 12 mesi all’anno. Tra queste c’è sicuramente Noberasco che ha impostato una strategia dal duplice obiettivo: continuità e segmentazione. Ne abbiamo parlato con Gabriele Noberasco, presidente di Noberasco Spa.
“Durante il Ramadan registriamo un deciso aumento delle vendite di frutta secca ma, per intercettare questo trend nel migliore dei modi, credo sia necessario migliorare ancora la pianificazione" spiega Noberasco a IFN. E aggiunge: “I datteri sono un elemento necessario per la cultura musulmana, considerato che sono prodotti ricchi di elementi nutritivi, ideali per essere consumati dopo il lungo digiuno del Ramadan. Nonostante l’alta richiesta del mondo musulmano in questo particolare momento, legato alle loro tradizioni religiose, il dattero continua a trovare maggior sviluppo nei mercati etnici e rionali mentre nei canali distributivi moderni è ancora presente a macchia di leopardo. La pianificazione inoltre non è così scontata perché il periodo del Ramadan è variabile di anno in anno e finché capita con temperature miti non ci sono problemi nel gestire il prodotto, mentre temperature molto alte (quindi quando il periodo del Ramadan cade in estate) potrebbero danneggiarlo”.
L’obiettivo per Noberasco è allungare il più possibile la presenza dei datteri sul mercato. “Ci piacerebbe essere presenti sui banchi per 12 mesi l’anno ma si può fare solo con un’attenta selezione varietale - aggiunge Noberasco - Attualmente l’azienda è impegnata nel valutare diverse prospettive varietali ma la cultura italiana continua ad essere concentrata sui datteri Deglet Nour, provenienti da Tunisia e Algeria e solo da qualche tempo sul Medjoul, di qualità e resistenza sicuramente migliore. E'
un peccato focalizzarsi solo su queste provenienze – aggiunge il presidente dell’azienda - considerato che ce ne sono altrettante sconosciute e valide, che in prospettiva potrebbero contribuire ad allungare la vendibilità del frutto. Nel frattempo siamo molto attenti alle nuove aree di produzione, che soprattutto per il Medjoul, oltre a Israele e Giordania, abbracciano Marocco, Egitto, Sudafrica, Californiae Messico ma, anche Paesi produttori come Iran e Arabia Saudita, potrebbero essere interessanti”.
Noberasco conferma una crescita e una dilatazione temporale degli acquisti durante tutto l’anno: “Anche i clienti che si recano nelle nostre boutique cercano datteri da gennaio a dicembre e ci siamo organizzati per offrire una proposta costante. Ma il dattero non è un frutto facile: quando inizia a perdere umidità si asciuga e la sua elevata percentuale zuccherina si cristallizza creando una polverina bianca poco piacevole alla vista”.
Il presidente dell’azienda sottolinea anche come ad influire sugli acquisti di datteri stiano contribuendo sempre più le proprietà nutrizionali di questo frutto, molto simile a un superfood: “L’interesse è sicuramente in aumento per le caratteristiche benefiche del frutto. Per questo è importante pensare ad un nuovo posizionamento sviluppato su nuove varietà con imballaggi innovativi”.
Tra gli obiettivi aziendali anche la segmentazione del dattero, reso disponibile in versione crema o barretta proteica, senza mai dimenticare la storica confezione marsigliese con la forchettina interna a forma di ballerina. “In distribuzione siamo riconosciuti come ‘quelli della ballerina’ – dice Gabriele Noberasco – questo significa che l’iconicità dei datteri appartiene alla nostra storia aziendale. Se la forchettina era realizzata in origine in legno, oggi è disponibile in plastica in colori differenti ad identificare la tipologia di datteri. Allo stesso tempo, però, Noberasco è anche l’azienda innovativa in grado di elaborare prodotti come la crema di arachidi e datteri o le nuove barrette proteiche a base di questi frutti”.
Continua anche la ricerca per proporre nuovi prodotti, come ad esempio i datteri ricoperti di cioccolato o farciti, oppure utilizzati come componente per la prima colazione.
Che sia con prodotti tradizionali ed iconici come le marsigliesi o con le novità, Noberasco è pronta a guadagnarsi il suo spazio in distribuzione. “Pensiamo anche ad isole dedicate per i nostri prodotti – continua – siamo stati tra i primi a portare i datteri in Italia e vorremmo recuperare la posizione persa negli anni con la nuova veste esclusiva dei nostri prodotti”.
E continua: “Per la frutta secca serve un lavoro di ricerca di un settore merceologico totalmente attinente all’ortofrutta, con un approccio dinamico che vada a proporre sempre prodotti nuovi al consumatore ed in grado di adattarsi alla sua dieta giornaliera. E in questo senso i datteri sono la frutta disidratata più versatile di tutti, che offre una vera e propria flessibilità funzionale”.