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Dalle Marche alla Catalogna: Saturnia modello europeo di frutticoltura specializzata
Marco Eleuteri: “L’invito all'evento di Lleida da parte di IRTA è un riconoscimento importante”

È tempo di bilanci per la stagione delle pesche Saturnia, e l’azienda agricola Eleuteri si presenta al giro di boa con risultati incoraggianti. A confermarlo è lo stesso Marco Eleuteri, titolare dell’impresa marchigiana e Amministratore di OP Armonia: “Il bilancio commerciale è positivo, favorito anche da un’annata di bassi volumi produttivi in tutto il comparto, sia in Italia che all’estero. A partire dalla Spagna, primo produttore mondiale di pesche piatte. Ma il vero valore aggiunto rimane la qualità, che garantiamo con continuità da fine maggio a fine agosto”.

Una qualità costruita nel tempo e fondata su solide radici. “Siamo specialisti della pesca piatta da oltre quarant’anni, grazie alla visione di mio padre sul finire degli anni Ottanta. Inoltre, coltiviamo in un territorio vocato, sulle prime colline delle provincie di Macerata e Fermo. Qui si trova “Anfiteatro”, il nostro appezzamento più prestigioso, che consideriamo la nostra “Cru”, come si direbbe nel mondo del vino. I terreni vergini e fertili, il clima asciutto - mitigato dalla brezza marina - e una buona escursione termica ci permettono di ottenere un prodotto d’eccellenza, al riparo dalle gelate tardive”.
Un vigneto d’eccellenza in versione frutticola, destinato a crescere: “Con l’ampliamento dell’Anfiteatro raggiungeremo i 45 ettari in un unico corpo, portando la superficie complessiva coltivata a pesca piatta a 110 ettari tra le province di Macerata e Fermo. A questi si sommano 30 ettari in Campania e Puglia, grazie agli impianti in filiera realizzati con i soci di Armonia: tutti già in produzione”.

Una strategia basata su iperspecializzazione e coerenza varietale. “La pesca piatta a polpa bianca resta il nostro fiore all’occhiello: offriamo un calendario completo e una linea varietale omogenea, caratterizzata da un sapore subacido costante, che fidelizza il consumatore. E tra un paio d’anni presenteremo al mercato una novità assoluta: la percoca piatta, un prodotto che può trovare una sua collocazione di mercato”.
Attenzione puntata anche sulle nettarine piatte, con uno sguardo critico ma propositivo. “L’ampliamento dell’Anfiteatro includerà tre varietà di nettarine piatte. Tuttavia, su questa tipologia serve cautela: in Spagna la crescita produttiva è tumultuosa e traina un continuo miglioramento genetico, con varietà sempre più performanti ma dalla vita commerciale breve. Considerati gli alti costi d’impianto, non è un fattore trascurabile. Inoltre, il mercato premia ancora la pesca piatta, ma sappiamo bene quanto le tendenze possano cambiare. Per questo continueremo a investire in ricerca e selezione varietale, come abbiamo sempre fatto”.

Proprio la ricerca rappresenta uno dei pilastri dell’azienda, rafforzata da una solida collaborazione con il mondo accademico. «Lavoriamo da anni con il professor Davide Neri dell’Università di Ancona. Dal prossimo autunno entrerà nel nostro team Samuele Crescenzi, suo allievo e dottorando, che ha dedicato sia la tesi di laurea che quella di dottorato alla pesca Saturnia. È uno specialista della pesca piatta con esperienza internazionale: il suo contributo sarà prezioso per continuare a crescere, perché senza competenze di alto profilo non si arriva lontano».

Il lavoro dell’azienda Eleuteri sta attirando l’attenzione anche oltre i confini nazionali. Il 3 settembre, Marco Eleuteri sarà infatti ospite dell’annuale incontro sulla peschicoltura organizzato dall’IRTA e dal Dipartimento Agricoltura della Catalogna, a Lleida, il cuore mondiale della produzione di pesche e nettarine platicarpa. “Dopo aver visitato i nostri impianti, sono rimasti colpiti dall’Anfiteatro e ci hanno chiesto di raccontare il caso “Saturnia” come esempio virtuoso di coltivazione di pesche e nettarine piatte. È un po’ come se un allenatore di provincia ricevesse una chiamata dal Real Madrid per spiegare come si gioca a calcio: un grande orgoglio, che conferma che siamo sulla strada giusta. Ma, lo diciamo con convinzione, non è il momento di fermarsi”.
