Dal campo
Dalla ricerca biomedica ai campi: la startup che combatte la siccità con le alghe
BeadRoots utilizza idrogel naturali che rilasciano l'acqua gradualmente

Un’idea rivoluzionaria per l’agricoltura nasce dalla biotecnologia: ecco BeadRoots, startup che utilizza idrogel naturali, ricavati dalle alghe per ridurre lo spreco d’acqua, migliorare la fertilità del suolo e aumentare la resa delle colture, come riporta cibotoday.it. Angela Bonato, laureata in Biotecnologie Mediche, ha trascorso anni tra Manchester, Dresda e Zurigo specializzandosi in ingegneria tissutale. Poi, il ritorno in Veneto e una nuova sfida: applicare le sue competenze alla crisi idrica in agricoltura. Nel 2023, insieme agli agronomi Paolo Pezzolla e Valerio De Luca, ha fondato BeadRoots.
Il funzionamento è semplice: gli idrogel, inseriti nel terreno sottoforma di polvere o scaglie, assorbono grandi quantità d’acqua e la rilasciano gradualmente, diminuendo la necessità di irrigazione. Ma non solo: favoriscono lo sviluppo di batteri benefici, stimolando la crescita delle piante in modo naturale. Alla fine del loro utilizzo gli idrogel si dissolvono nel terreno senza alcuna conseguenza negativa.
I primi test su vigneti e fagioli nel Salento hanno dato risultati sorprendenti: laddove occorreva irrigare otto volte durante la campagna, è stato possibile farlo una volta sola. Un passo avanti per un’agricoltura più sostenibile, in linea con le direttive europee e le esigenze di un clima sempre più imprevedibile.
BeadRoots è pronta a portare sul mercato una soluzione innovativa e accessibile, dimostrando che la scienza può essere alleata della terra e del futuro del pianeta.
Fonte immagine in apertura: sito web BeadRoots(gc)
