Attualità
Cso Italy, da 25 anni a fianco del settore
Imprese, Governo e Regione hanno reso omaggio al centro servizi
Nell'elegante Ridotto del Teatro Comunale di Ferrara gremito in ogni ordine di posti, CSO Italy, con il presidente Paolo Bruni, il direttore Elisa Macchi e l’intero staff, ha celebrato nei giorni scorsi il suo 25.mo anniversario incassando il plauso e il sostegno di autorità, associazioni e imprenditori per il lavoro svolto a favore del settore ortofrutticolo regionale e nazionale, oltre all’augurio di continuare con la dimostrata efficacia lungo la strada tracciata, in un’atmosfera di condivisione, tra aneddoti sul passato e impegni per il futuro.
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, che ha voluto omaggiare, in rappresentanza del Governo, CSO Italy con la sua presenza, ha ricordato l’istituzione, con il ministero dell’Agricoltura, del Tavolo dell’Agroindustria, che rappresenta l’intera filiera agroalimentare, e l’imminente varo della legge sul Made in Italy, dove trova il suo posto anche l’ortofrutta, che annovera ben 119 prodotti IGP.
Forte la presenza della Regione Emilia Romagna, con il governatore Stefano Bonaccini e gli assessori all’Agricoltura Alessio Mammi e al Bilancio Paolo Calvano, e del Comune di Ferrara, con l’assessore Andrea Maggi, in rappresentanza del sindaco Alan Fabbri.
Bonaccini non ha lesinato complimenti a CSO Italy e al suo presidente per la concretezza dell’azione, la vicinanza ai bisogni delle imprese, lo stimolo dato all’aggregazione, l’impegno a tenere alto il valore dell’Italia nel mondo.
Mammi ha ringraziato CSO Italy per la lungimiranza e la competenza, per le capacità organizzative, sottolineando il contributo di idee e di progetti per salvare la produzione di ortofrutta che, con l’intera agricoltura, è "creatrice di ricchezza, creatrice di posti di lavoro, fonte di benessere e salute umana, fattore positivo per l’ambiente”, oltre al supporto alle imprese per essere più competitive.
Molto significativi gli interventi dell’on. Paolo De Castro e del CEO di Conad Francesco Pugliese.
De Castro - così presentato da Bruni: tre volte ministro, tre legislazioni al Parlamento Europeo, tante battaglie giuste a favore degli agricoltori italiani ed europei - ha ricordato che la nascita di CSO Italy nel 1998 è coincisa con l’inizio della sua esperienza politica, perché giurò la prima volta da ministro proprio nel 1998 ("Anch’io compio 25 anni", ha detto scherzosamente). Oggi l’attenzione pubblica - ha sottolineato Paolo De Castro - "è concentratissima su inquinamento, welfare, benessere ambientale e delle specie animali. Parallelamente, sono continui gli attacchi all’agricoltura. Si è rotto il legame tra cittadini e agricoltura, che era fortissimo, in Italia, ma anche negli altri Paesi come Francia e Grecia. È opinione comune che gli agricoltori utilizzino molta più chimica di un tempo. I consumatori la pensano così, spinti da una stampa e da una TV che non dà informazioni realistiche. In realtà è l’esatto contrario. Con la lotta integrata si è ridotta in modo significativo (del 35%) l’uso della chimica. Le New Breeding Technique non hanno nulla a che fare con gli OGM. Ma bisogna spingere tantissimo su questi concetti nei confronti dell’opinione pubblica”.
E ha concluso: "La transizione ecologica deve essere fatta con gli agricoltori, non contro”.
Francesco Pugliese ha fatto i complimenti a CSO Italy (“impresa giovane che deve dare ancora tanto”) per aver dimostrato di sapere leggere i dati, fare programmazione e sostenere l’aggregazione della produzione”.
"Oggi c’è un’inflazione pazzesca - ha sottolineato il CEO di Conad -, che non è dovuta a fattori speculativi, ma a reali incrementi di costi di tutte le materie prime. Quest’inflazione sta portando ad un aumento dei fatturati e ad un drastico calo dei volumi, che è estremamente pericoloso. Lo è proprio per il benessere dei consumatori. Perché l’alimentazione è il primo fattore da cui dipende la salute”.
Non potevano mancare Marco Salvi, presidente di Fruitimprese, e Davide Vernocchi, coordinatore nazionale Settore ortofrutticolo di Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, da sempre vicinissimi a CSO Italy. "Attenti alla transizione ecologica - ha affermato Salvi - che può essere una grande opportunità, ma può trasformarsi in un grande rischio, con un calo produttivo significativo, e col risultato che il prodotto mancante si vada a prendere da Paesi Terzi che non seguono le nostre regole”. “Vanno valorizzate e sostenute le produzioni - ha aggiunto il presidente di Fruitimprese - prima tra tutte, la pera IGP dell’Emilia Romagna, per superare un momento che presenta non poche problematicità, a partire dal cambiamento climatico”.
D’accordissimo Vernocchi. "Abbiamo bisogno delle istituzioni vicine per dare nuova luce al comparto”, ha detto.
Gli interventi sono stati preceduti da un video che ha riassunto in pochi minuti il passato e il presente di CSO Italy. Il presidente Bruni, nella sua introduzione, oltre a presentare in modo puntuale e brillante tutti i relatori, ha ricordato il “the very beginning” (come direbbero gli inglesi, il vero inizio) di CSO Italy con la conferenza stampa del 9 giugno 1998: “In quei giorni si teneva anche una delle prime edizioni del Pavarotti&Friends a Modena e De Castro fremeva per andare. Io mi unii. Questo per ricordare che tempi fossero quelli... tempi in cui davvero si rendeva l’Italia grande nel mondo. Anche noi di CSO Italy volevamo farlo e tuttora è il nostro obiettivo cardine”.
A tutti i presenti è stato offerto un simpatico ricordo del venticinquennale.
Fonte: Ufficio stampa Cso Italy
Foto in apertura: Alcuni degli illustri relatori che sono intervenuti alla tavola rotonda. Da sinistra, dopo il presidente di CSO Italy Paolo Bruni, il governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, il CEO di Conad Francesco Pugliese e l’assessore all’Agricoltura dell'Emilia-Romagna Alessio Mammi. Sul monitor, collegato a distanza, il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.