Crisi del Mar Rosso, Delpozzo: «Stiamo costruendo nuovi equilibri»

Il direttore commerciale di Nord Ovest spiega come si sta muovendo la logistica

Crisi del Mar Rosso, Delpozzo: «Stiamo costruendo nuovi equilibri»

Era novembre quando gli Houthi dello Yemen salivano alla ribalta mediatica per il sequestro nel Mar Rosso della Galaxy Leader, nave appartenente alla società israeliana Ray Car Carriers, gestita dalla giapponese NYK. Così a IFN avevamo commentato l’accaduto con Massimo Delpozzo, direttore commerciale di Nord Ovest, per comprendere le possibili conseguenze (clicca qui per approfondire) di quello che sembrava un singolo episodio. 
Purtroppo, in pochi mesi la situazione è precipitata e circumnavigare l’Africa è diventata la normalità per la logistica marittima, dato che gli attacchi degli Houthi sono all’ordine del giorno nel Mar Rosso.

Con il direttore di Nord Ovest cerchiamo di capire come si stanno muovendo le compagnie per affrontare la crisi. “Dopo il Covid stavamo tornando a pieno regime: una stagione che stava procedendo bene con noli bassi, container disponibili e tratte veloci. Ma purtroppo la quiete è durata troppo poco”. 
“Per quanto riguarda la crisi del Mar Rosso, le settimane più critiche sono state quelle delle festività natalizie. Adesso, siamo in una fase che possiamo definire di normalizzazione della crisi: ovvero, vogliamo garantire ai clienti la sicurezza del trasporto in termini di qualità del prodotto”. 

“Dall’Italia verso Ovest, non c’è nessuna modifica di rotta, meglio precisarlo per evitare di creare ulteriori allarmismi. Ma per raggiungere l'Asia si circumnaviga l'Africa, con 10-15 giorni in più di transito rispetto al Canale di Suez. Verso ovest, oltre Suez, a causa delle acque basse, c’è qualche ritardo nell’attraversamento del Corno d'Africa. Il nostro obiettivo, visto che siamo “frutticentrici” è garantire la qualità del prodotto. Sicuramente chi ha subito le conseguenze peggiori sono i comparti di mele e kiwi”. 

“Non possiamo fare previsioni, ma di certo è cambiata la quotidianità delle esportazioni. Si lavora per essere resilienti e normalizzare l’emergenza. Attualmente i costi a container sono nell'ordine di 1.500 dollari in più rispetto alle prime settimane di dicembre”.
“Il nostro punto di forza deve essere la comunicazione con il cliente per informarlo e proporgli le soluzioni migliori. Si lavora per navigare in acque agitate, attendendo che torni il sereno”, conclude Delpozzo. (aa)