Dal campo
Coop Sole: campagna fragolicola da incorniciare, adesso si punta su berries e meloni
Pietro Ciardiello: “Con le fragole raggiunti tutti gli obiettivi prefissati”

La stagione 2025 delle fragole di Coop Sole si è chiusa con un bilancio più che positivo, confermando l’ottimo stato di salute della cooperativa campana, primo produttore nazionale nel comparto fragolicolo. “È stata un’annata ottima – afferma Pietro Ciardiello, direttore della cooperativa – Superata qualche difficoltà produttiva riscontrata nel 2024 e mantenendo sempre alti i nostri standard di qualità, siamo cresciuti del 15% sia a volume che a valore.

“Direi una campagna iniziata con il piede giusto e proseguita meglio, tanto che, nel periodo pasquale, grazie soprattutto alla riconoscibilità della linea premium SìBon (disponibile sia in versione biologica che a lotta integrata), le vendite sono andate oltre i consueti picchi del momento e hanno raggiunto livelli inaspettati. Qualche battuta d’arresto l’abbiamo vissuta in coda alla stagione, in quanto gli sbalzi termici e il caldo anomalo di fine maggio-inizio giugno hanno rallentato lo sprint finale, ma il risultato complessivo è stato comunque molto buono”, spiega Ciardiello. Gli obiettivi fissati a inizio campagna sono stati tutti centrati, a dimostrazione della solidità del modello produttivo cooperativo e dell’apprezzamento crescente da parte dei consumatori e della distribuzione.

Piccoli frutti in crescita, tra innovazione e biologico
Archiviata la stagione delle fragole, Coop Sole si concentra ora sulla campagna dei piccoli frutti – in particolare lamponi e mirtilli – che da alcuni anni arricchiscono l’offerta della cooperativa. Un segmento in forte espansione, sostenuto da una domanda nazionale crescente e da un posizionamento strategico orientato all’innovazione.

“Stiamo lavorando molto bene anche su questo fronte – racconta Ciardiello – la risposta del mercato è positiva e ci sprona a continuare su questa strada. Il nostro obiettivo è arrivare a 50 ettari destinati ai piccoli frutti, tutti concentrati nel casertano, con una previsione di crescita ulteriore nei prossimi anni”.
La cooperativa crede fortemente nel biologico: la produzione di mirtilli è già totalmente bio, mentre per i lamponi la quota bio è attualmente al 70%, ma con prospettive di aumento già nel breve periodo. “Il mercato del biologico sta crescendo in modo evidente – sottolinea il direttore – e anche l’offerta nei punti vendita sta diventando sempre più variegata, con meno monopolizzazione degli spazi da parte di un solo brand”.

Melone, il secondo pilastro dell’offerta Coop Sole
In parallelo, prosegue la campagna del melone, prodotto di punta di Coop Sole subito dopo le fragole. La cooperativa produce due tipologie principali – retato e semi-retato – da maggio fino ad agosto, sia in versione convenzionale che biologica.
“La campagna meloni per ora ci soddisfa e ci conferma come player a livello nazionale – afferma Ciardiello – grazie al nostro costante lavoro di innovazione varietale e anche alla buona collaborazione con i nostri partner, come Don Camillo. Siamo nel pieno della raccolta e il nostro obiettivo è confermare, se non superare, le 5.000 tonnellate complessive. La crescita riguarda in particolare il melone retato, che rappresenta il nostro fiore all’occhiello. Il biologico sta crescendo molto, in alcuni casi anche più del convenzionale”.

Per una valutazione definitiva della stagione, bisognerà attendere metà agosto, quando la campagna si avvierà verso la conclusione. Tuttavia, l’andamento attuale lascia ben sperare e rafforza la strategia di Coop Sole, fondata su qualità, innovazione e sostenibilità.
Con un’offerta ampia che spazia dalle fragole ai meloni passando per i piccoli frutti, Coop Sole si conferma un punto di riferimento per la filiera ortofrutticola italiana.


















