Il meglio di IFN
Connessioni, la forza di Alegra per unire la filiera e costruire il futuro
Agrintesa da record, con 400 milioni di fatturato e si ragiona dell’ingresso di Fruit Modena Group

Un grande evento per una realtà di primo piano nel panorama ortofrutticolo nazionale. È questa l'impressione che ha lasciato “Connessioni – Voci di Filiera, visioni per il futuro”, la serata organizzata dal Gruppo Alegra – che riunisce Alegra, Brio e Valfrutta Fresco – per condividere visioni, strategie e progettualità con clienti, partner e stakeholder della filiera.
A fare da cornice all’evento, la suggestiva atmosfera del Teatro Verdi di Cesena, che ha ospitato oltre 220 partecipanti, tra cui tutti i principali attori della grande distribuzione organizzata nazionale e una nutrita rappresentanza di catene estere, senza dimenticare fornitori e partner di lunga data. Un’occasione preziosa di confronto ma anche di convivialità, in un clima informale e coinvolgente, com’è giusto che sia per appuntamenti di questa portata.
Tre aziende, una sola visione
A dare il benvenuto agli ospiti, l’intera “famiglia” del Gruppo Alegra, guidata da Enrico Bucchi, direttore generale di Valfrutta Fresco, che per l’occasione ha vestito con disinvoltura i panni di conduttore della serata, confermando una verve capace di tenere insieme i toni istituzionali e quelli più leggeri.

A prendere la parola per i saluti istituzionali sono stati i presidenti delle tre realtà che compongono il Gruppo: Pier Giorgio Lenzarini per Alegra, Gianni Amidei per Brio e Raffaele Drei per Valfrutta Fresco. Tutti hanno ribadito con convinzione i valori fondanti che tengono insieme le tre aziende.
"Tre società, un’unica visione: è questa la forza del nostro gruppo", è il messaggio che ha fatto da filo conduttore agli interventi. Un’unione costruita su obiettivi condivisi, sulla centralità del prodotto dei soci e sulla volontà di garantire al consumatore un’offerta trasparente, coerente e di qualità. "La nostra vera innovazione è il modo in cui stiamo insieme e dialoghiamo con la filiera", è stato sottolineato più volte dai vertici aziendali. Un modello fondato su una connessione autentica tra le tre società, e con una base produttiva in costante crescita: sempre più produttori scelgono di entrare a farne parte, riconoscendosi in uno stile gestionale partecipativo, coeso e orientato al futuro.

I numeri recordi di Agrintesa
Un approccio vincente, testimoniato dai numeri solidi e in costante crescita del braccio produttivo del gruppo, Agrintesa. A illustrarli è stato il direttore generale Cristian Moretti, che ha snocciolato dati di assoluto rilievo: nel 2024 Agrintesa ha raggiunto il record di fatturato, toccando quota 400 milioni di euro, grazie al lavoro di 3.800 soci, distribuiti lungo tutta la penisola – dall’Emilia-Romagna, cuore storico della cooperativa, fino alla Calabria, con l’ingresso della realtà Osas. Un patrimonio produttivo che si traduce in 9.800 ettari di frutteti e 7.400 ettari di vigneti, gestiti secondo logiche di qualità, sostenibilità e innovazione.
«Il nostro percorso non si ferma qui – ha sottolineato Moretti –. Lo spirito aggregativo fa parte del nostro DNA cooperativo, ben rappresentato dal nostro slogan “Insieme più grandi”. È in quest’ottica che abbiamo recentemente completato la fusione con la cooperativa Ortolana Cofri e avviato un dialogo con Fruit Modena Group, per un possibile ingresso in Agrintesa. L’aggregazione è per noi una leva strategica di competitività che va di pari passo con l’innovazione supportata da investimenti pari a 9 milioni di euro all’anno”.

La campagna estiva ai nastri di partenza
Durante la serata non sono mancati riferimenti all’attualità, con uno sguardo rivolto alle prospettive per la campagna estiva, ormai ai nastri di partenza. «Le ciliegie dell’Emilia-Romagna sono pronte a partire già dalla prossima settimana – ha annunciato Enrico Bucchi, **– e le previsioni, sia in termini di qualità che di volumi, sono molto promettenti. Solo per l’IGP di Vignola stimiamo una produzione di circa 25.000 quintali». Più in generale, a fare il punto sull’andamento della stagione è stato Mauro Laghi, direttore generale di Alegra: «Dopo una fioritura abbondante e un meteo non sempre favorevole – con qualche notte insonne a causa delle gelate – possiamo dire che la produzione è salva: la frutta c’è, ed è di ottima qualità. Le prospettive per drupacee e pomacee sono solide, segno che l’annata è ben impostata».

Dulcis, Ondine, Cornelio: le punte di diamante
Prospettive brillanti anche per le tre punte di diamante del Gruppo Alegra, pronte a essere protagoniste di importanti investimenti in marketing e comunicazione: il kiwi Dulcis, le nettarine piatte Ondine e il peperone Cornelio.
A illustrarne l’evoluzione è stata Claudia Iannarella, responsabile marketing e progetti del Gruppo: «Per Dulcis – il kiwi verde 100% italiano – la campagna 2025 si preannuncia entusiasmante, con volumi attesi triplicati rispetto alla stagione precedente, terminata con un mese d’anticipo rispetto alle previsioni, a conferma di una risposta di mercato estremamente positiva. Alcune insegne della GDO, infatti, lo hanno scelto come unica referenza a polpa verde».
Anche Ondine si sta rivelando un progetto vincente, molto apprezzato dai consumatori. «Per l’estate 2025 – ha spiegato Iannarella – è previsto un ampliamento degli areali produttivi. Agrintesa è stata la prima a credere nel progetto e si avvia a diventare il principale produttore. Al contempo, lanceremo una nuova campagna marketing con il claim “Snack the Summer”, pensata per valorizzare la versatilità e la freschezza del prodotto».
Ultimo, ma non meno importante, Cornelio, il peperone premium firmato Valfrutta Fresco che ha ridefinito gli standard del mercato. «Per il 2025 – ha concluso Iannarella – è in corso un ampliamento delle superfici coltivate, affiancato da un’intensa attività di ricerca varietale per ottenere maggiore resistenza agli stress climatici e fitopatologici, nonché nuove colorazioni. A supporto, partirà una nuova strategia di comunicazione a livello nazionale».

Ricerca e strategia per guidare la filiera
Non solo progetti legati al mondo Alegra: Connessioni è stato anche un momento di riflessione strategica su come l’intero settore debba evolversi, a partire da una conoscenza sempre più approfondita del consumatore. Con questo obiettivo, il gruppo ha promosso e finanziato una ricerca strutturata in collaborazione con NielsenIQ, pensata per anticipare i trend di consumo nel comparto ortofrutticolo. Lo studio, basato su fonti multiple, ha analizzato in dettaglio i comportamenti d’acquisto, con un focus particolare su frutta, ortaggi freschi e prodotti biologici.L’obiettivo dichiarato è chiaro: offrire strumenti concreti ai partner commerciali, costruendo insieme assortimenti, strategie e progetti di filiera capaci di dialogare in modo efficace con il consumatore finale.
Il futuro? nasce dalle connessioni
In un contesto in cui il settore ortofrutticolo è chiamato a rispondere a sfide sempre più complesse – dal cambiamento climatico all’evoluzione dei consumi – Alegra ha saputo assumere un ruolo di regia, ponendosi come punto di riferimento per una filiera che vuole crescere in modo coeso, innovativo e sostenibile. Attraverso un approccio partecipativo e orientato al dialogo, il gruppo ha mostrato come sia possibile coniugare radicamento territoriale e apertura ai mercati, innovazione di prodotto e capacità aggregativa, confermandosi non solo un attore economico di primo piano, ma anche un facilitatore di idee e progetti condivisi. Una visione chiara, concreta e lungimirante che – come il nome dell’evento suggerisce – punta tutto sulle connessioni: tra persone, imprese, territori e consumatori. Perché è solo da una rete forte e consapevole che può nascere il futuro dell’ortofrutta italiana.



















