Colpo di fuoco batterico: la speranza arriva dalle mele selvatiche

Si cerca la resistenza nel genoma di Malus sieversii, l'antenato della mela domestica

Colpo di fuoco batterico: la speranza arriva dalle mele selvatiche

Un team di ricercatori della Cornell University sta esplorando una possibile svolta nella lotta contro il colpo di fuoco batterico, una delle più gravi malattie che colpiscono i meleti di tutto il mondo. L'indagine si concentra sulle mele selvatiche nordamericane – come si legge su goodfruit.com - che potrebbero contenere la resistenza genetica necessaria per contrastare il batterio Erwinia amylovora, ritenuto originario del Nord America.

Secondo Awais Khan, genetista e patologo della frutta presso la Cornell, la maggiore diversità genetica del colpo di fuoco batterico si trova in Nord America, suggerendo che la malattia abbia avuto origine in questo continente. Ciò potrebbe significare che le mele selvatiche native hanno avuto milioni di anni per sviluppare resistenza alla malattia, a differenza delle mele domestiche introdotte dai coloni europei, che risultano altamente vulnerabili.

Per verificare questa ipotesi, il laboratorio di Khan, in collaborazione con il professor Zhangjun Fei del Boyce Thompson Institute, ha sequenziato i genomi di quattro specie di mele selvatiche nordamericane: Malus coronaria, Malus ioensis, Malus fusca e Malus angustifolia. Attraverso questa ricerca, il team sta identificando le regioni genomiche associate alla resistenza al colpo di fuoco batterico, con l'obiettivo di sviluppare varietà di mele domestiche più resistenti alla malattia.

Unire resistenza e qualità: una sfida genetica
L'integrazione della resistenza genetica delle mele selvatiche con le qualità desiderabili delle mele commerciali richiede un lungo processo di incroci. Creare una nuova cultivar commerciabile può richiedere decenni, ma il laboratorio di Khan sta utilizzando l'ingegneria genetica per accelerare il processo. Unendo un gene di fioritura precoce dalla betulla bianca alle linee di mele sperimentali, i ricercatori sono riusciti a ridurre i tempi di attesa per la fioritura da cinque anni a pochi mesi.
"Invece di cinque anni, puoi farlo in uno", ha affermato Khan, definendo il transgene della fioritura precoce una vera e propria "magia" nel campo della genetica applicata all'agricoltura. Una volta incorporata la resistenza, il carattere di fioritura precoce viene rimosso per garantire che le nuove varietà siano adatte alla produzione commerciale.

Un frutteto sperimentale per il futuro della mela domestica
Oltre a studiare le specie nordamericane, il team sta cercando la resistenza al colpo di fuoco batterico anche nel genoma di Malus sieversii, l'antenato primario della mela domestica, originario dell'Asia centrale. Nel 2023, gli scienziati hanno piantato a Ginevra, New York, il primo frutteto sperimentale di Malus sieversii al mondo, contenente circa 300 accessioni della specie. Questo frutteto potrebbe rivelare ulteriori risorse genetiche per la creazione di varietà di mele resistenti alle malattie.