Dal campo
Clementine, in circolazione tante varietà scadenti che alterano i prezzi
Gallo (Agricor): «La campagna inizia a rilento ma il brix è elevato»
La stagione delle clementine calabresi, seppur a rilento, sta per entrare nel vivo; le produzioni della Piana di Sibari sono alle prese con un caldo anomalo che ha fatto registrare picchi diurni di 35 gradi e la notte la temperatura non è scesa al di sotto dei 20 gradi.
“Il clima non è autunnale ma, almeno, abbiamo come lato positivo la dolcezza dei frutti che sfiora i 12° brix. Purtroppo, le alte temperature stanno rallentando l’invaiatura degli agrumi che restano molto verdi”. Così spiega a IFN l’inizio della campagna Natalino Gallo, presidente dell'Op Agricor di Corigliano Calabro (Cosenza).
“Intanto, abbiamo dato avvio alla stagione con la varietà Caffin e, successivamente, si inizierà con le clementine comuni. Prevediamo un ritardo di almeno 20 giorni, dovremmo iniziare attorno il 10 novembre. Le quantità sono limitate perché cerchiamo di lasciare più tempo possibile i frutti sulle piante per prendere loro colore”.
“Purtroppo, i nostri sfrosi per migliorare le qualità del comparto risultano vani dinanzi a un’offerta di mercato condizionata da tante varietà scadenti che vengono comunque proposte, con conseguente perdita di fiducia da parte del consumatore nei confronti del prodotto. Inoltre, si falsano anche le quotazioni di mercato, poiché sono varietà che andrebbero estirpate e non vendute. Attualmente i prezzi oscillano da 1,50 e 2,30 euro chilo in base al calibro ma ci aspettiamo una settimana turbolenta in termini di quotazioni – conclude Gallo.