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Clementine e mandarini: consumi e prezzi in crescita, vola l'export
Numerosi i temi al centro della Diretta IFN in programma giovedì 11 dicembre alle ore 12.00

Clementine e mandarini, protagonisti indiscussi del reparto ortofrutta di dicembre, si confermano una categoria in pieno fermento su tutti i fronti. Sul versante produttivo il comparto nazionale mostra solidità e vede la Calabria in posizione dominante, con oltre il 60% delle superfici e dei volumi. Sul fronte del commercio estero arriva una svolta storica: per la prima volta il saldo commerciale è positivo, trainato da un export in forte accelerazione che ha sfiorato i 90 milioni di euro. Anche nei carrelli degli italiani la domanda riparte, con i volumi in crescita e il discount che mette a segno un balzo di 30 punti, pur in un contesto segnato da un’inflazione superiore al 10% nel quadriennio 2020-2024 e oltre 40 punti se si allarga lo sguardo al 2016.
Sono questi i principali Highlights che emergono dalle analisi del Monitor Ortofrutta di Agroter per la categoria del mese di dicembre che ha come protagoniste le clementine e mandarini e che sarà oggetto della Diretta IFN che andrà in onda il prossimo giovedì 11 dicembre alle ore 12.00 sui nostri canali social.
Il dibattito sarà animato da protagonisti di riferimento della produzione come Marco Eleuteri, Amministratore delegato Op Armonia; Natalino Gallo, Presidente Op Agricor e Francesco Casciaro, Direttore Op Coab.
Per il sistema distributivo, saranno affiancati da Gianluca Dogana, Buyer Ortofrutta Arca - Gruppo Unicomm e Gianluca Sapienza, Responsabile Acquisti Ortofrutta Ergon. Presenterà la diretta Roberto Della Casa, direttore di IFN.
Vi aspettiamo giovedì 11 dicembre alle ore 12.00 sui nostri canali social. Non mancate!
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Calabria leader indiscussa della produzione
Sul fronte produttivo, la Calabria si conferma di gran lunga il principale polo italiano, con oltre il 60% delle superfici – circa 16 mila ettari, di cui un terzo biologici (5.600 ettari, fonte Ismea) – ma anche dei volumi, pari a 450 mila tonnellate. Un primato trainato dalla Clementina di Calabria IGP, che si consolida come una delle Indicazioni Geografiche più rilevanti con oltre 10 mila tonnellate certificate lo scorso anno e un valore alla produzione stimato in 3,5 milioni di euro, come evidenziato dal Rapporto Ismea-Qualivita 2024. A distanza segue la Puglia, con poco più di 5 mila ettari e 137 mila tonnellate, forte anch’essa di una propria indicazione geografica, la Clementina del Golfo di Taranto IGP. Numeri interessanti arrivano anche dalla Sicilia, che supera i 2 mila ettari e le 40 mila tonnellate, potendo contare su eccellenze come il Mandarino Tardivo di Ciaculli.

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Export: 2024 anno della svolta
Sul versante del commercio estero, il 2024 segna il primo anno con un saldo commerciale positivo sia in volume (+23 mila tonnellate) sia in valore (+15 milioni di euro). Un risultato significativo se si guarda al punto di partenza: nel 2020 il comparto registrava un pesante deficit, con –60 milioni di euro e –45 mila tonnellate. Da allora l’export ha accelerato fino a superare le 80 mila tonnellate e sfiorare i 90 milioni di euro lo scorso anno, mentre - parallelamente - sono diminuite le importazioni. Al di là delle dinamiche stagionali, la produzione italiana ha in parte colmato il divario con la concorrenza estera, in particolare la Spagna, che poteva contare su varietà premium oggi disponibili anche nel nostro Paese. Interessante, infine, il quadro delle destinazioni: la Germania, storicamente mercato guida per l’ortofrutta italiana, cede il primato alla Polonia. Bene anche Austria e Ungheria.

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Consumi interni in crescita
Passando ai consumi, i volumi sviluppati nei diversi canali distributivi segnano una traiettoria positiva: la media nazionale è in crescita del 12% rispetto al 2020, con i discount in forte accelerazione (+33%) e il dettaglio tradizionale leggermente sotto tono, pur con performance migliori rispetto ad altre categorie.

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Anche a valore il trend è incoraggiante, con tutti i canali in territorio positivo: dal +3% del tradizionale al +57% dei discount, per una media nazionale pari a +26%. Un risultato influenzato da un effetto inflattivo nell’ordine dei 13 punti, con un progressivo allineamento tra i diversi format di vendita.

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Iper+super: dieci anni di consumi in calo, ma i prezzi sono in forte aumento
Analizzando il canale iper+super su un orizzonte più ampio, dal 2016, emergono alcuni elementi chiave. I consumi in volume hanno registrato un calo costante fino al 2021, quando si è toccato il –19%, seguito da un lieve rimbalzo negli ultimi anni. A valore, invece, l’ultimo triennio ha mostrato una crescita decisa, con incrementi a doppia cifra vicini ai 20 punti percentuali dopo una fase di relativa stabilità fino al 2021.

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La spinta è imputabile all’aumento dei prezzi, cresciuti in modo continuo dal 2016 al 2024 e arrivati al picco lo scorso anno con un +42%, guadagnando 20 punti rispetto al 2021. Una dinamica riconducibile anche all’affermazione delle nuove varietà premium, solitamente collocate nella fase medio-tardiva della stagione, a partire da dicembre.

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Stagionalità: dicembre decisivo, ma cresce il tardivo
Un’ipotesi confermata dall’analisi delle vendite mensili a volume nel canale iper+super: il confronto tra 2023 e 2024 evidenzia un calo di 5 punti a dicembre, che resta comunque il mese cardine con circa un terzo delle vendite annuali. In crescita, invece, febbraio, marzo e aprile, ultimo mese con volumi significativi. Da maggio a settembre il mercato resta pressoché fermo, per poi riattivarsi a ottobre, mentre novembre e gennaio si attestano su livelli simili, attorno al 20%. (bf)

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