Dal campo
Cipolle, la situazione favorisce l’export egiziano
Le forniture del Paese africano sono in attesa di ripartire dopo il blocco governativo
I produttori di cipolle si trovano davanti ad uno scenario internazionale mutato, in cui la carenza di prodotto ha costretto molti Paesi a bloccare la produzione solo per i mercati interni.
Fra questi l’Egitto, che è tra i maggiori fornitori della UE, sta aspettando un riscontro favorevole del Governo per poter riprendere gli scambi commerciali. A riportare la notizia è la testata fruitnet.com, che specifica come i prezzi all’ingrosso delle cipolle siano aumentati nell’Unione Europea di oltre il 400% considerata la scarsità dei volumi disponibili.
La testata evidenzia come le inondazioni in Pakistan, la siccità in Nord Africa e la guerra in Ucraina, abbiano ridotto la produzione disponibile e costretto i singoli Paesi ad affidarsi alle forniture interne. Anche in India la situazione non è delle migliori, considerato che lo scorso agosto gli agricoltori dello stato indiano del Maharashtra hanno protestato contro la decisione del governo centrale di aumentare i dazi per l'esportazione delle cipolle al 40% per limitare le vendite all'estero.
In questo panorama, si distingueva per la stabilità di forniture solo l’Egitto, che ha aumentato sia la produzione che le esportazioni nel 2023. Secondo l'organo statistico ufficiale Capmas, le esportazioni egiziane di cipolle sono aumentate del 95,9% nella prima metà del 2023. Ma anche nel Paese africano da ottobre è stato introdotto un divieto di tre mesi sulle esportazioni del prodotto, che è poi stato prorogato fino al 30 marzo.
Un caso del tutto singolare per il Paese, come spiega Gehan Mostafa, presidente e amministratore delegato dell’esportatore egiziano Sadat Global: “Questa è la prima volta che ci troviamo di fronte a una carenza di cipolle in Egitto. Non era mai successo prima che le esportazioni venissero fermate per coprire il mercato nazionale”.
Per gli esportatori egiziani non rimane che aspettare una ripresa degli scambi commerciali, come già avvenuto a inizio anno per le patate. All’estremo opposto la situazione in Asia centrale dove, secondo quanto riportato da fruinet.com, le abbondanti scorte di cipolle hanno portato a prezzi bassi, poiché le aziende cercano di collocare le giacenze in vista del nuovo raccolto. (am)