Ciliegie, in Piemonte la campagna entra nel vivo

Il punto della situazione con Nari e Roera (Agrion)

Ciliegie, in Piemonte la campagna entra nel vivo

Prosegue l’indagine di IFN sullo stato dell’arte nei principali areali cerasicoli italiani, ed oggi ci troviamo in Piemonte, dove Luca Nari e Valentina Roera, ricercatori dell’area frutticola della Fondazione Agrion, ci aggiornano sulla campagna che sta entrando nel vivo.

“Il periodo precoce è stato letteralmente falcidiato dalle piogge che hanno colpito senza tregua la nostra regione, con accumuli pari a 500 millimetri da fine aprile". spiegano i due a IFN. "Si sono registrati danni medi fra il 70-80% per gli impianti fuori rete anti-pioggia, dato che si è abbassato al 50% fra i ceraseti con copertura. Dal punto di vista tecnico, queste piogge hanno messo in luce pregi e difetti delle diverse coperture. È stato osservato, infatti, che di fronte a piovosità così importanti i sistemi che ‘scaricano’ l’acqua nell’interfila non riescono a proteggere i frutti dal cracking provocato dall’assorbimento radicale”.

E continuano: "Da pochi giorni sono iniziate le raccolte delle varietà a maturazione intermedia (es. Kordia), in particolar modo nell’areale saluzzese, che è il più precoce, al quale seguirà la zona di Cuneo, che è tendenzialmente più tardiva. Dopo un confronto con i tecnici delle principali aziende, si può affermare come il 20-30% del prodotto non protetto da coperture antipioggia, andrà perso causa di cracking e marciumi; viceversa, negli impianti protetti si è sotto al 5% di danno. Gli stacchi proseguiranno per almeno altri 10-15 giorni e le prospettive sono interessanti, poiché il carico produttivo è equilibrato e si notano calibri soddisfacenti. Seguirà la raccolta delle cultivar a maturazione tardiva (es. Regina), dove non si registrano, per ora, danni legati alle piogge”.

Dopo la pioggia l’altro nemico da tenere sotto controllo è la Drosophila suzukii. “Attualmente - specificano i ricercatori - la situazione è sotto controllo, soprattutto in quelle realtà che stanno adottando le reti antinsetto, ma come ben sappiamo è proprio in prossimità della raccolta che si possono verificare le infestazioni più gravi, difatti l’attenzione è ai massimi livelli per prevenire ogni forma di infezione”.