Ciliegie delle Alpi, stimata una raccolta di 170 tonnellate

Con Klaus Hölzl (Vog) una panoramica sulla campagna

Ciliegie delle Alpi, stimata una raccolta di 170 tonnellate

Dopo il loro debutto nel 2021 (clicca qui per approfondire), continua il percorso delle Ciliegie delle Alpi, il marchio che contraddistingue la produzione di ciliegie delle cooperative del consorzio Vog. Con Klaus Hölzl, responsabile vendite del Vog, abbiamo realizzato una panoramica sulla stagione in corso che si concluderà a fine mese. 

“La raccolta è iniziata due settimane fa e le prime vendite solo la settimana scorsa – spiega Hölzl a IFN – e al momento stiamo raccogliendo velocemente perché la maturazione è quella giusta. La stima di raccolta ammonta ad un totale di circa 170 tonnellate”. 

Fortunatamente le zone di produzione non hanno registrato fenomeni atmosferici avversi come la pioggia e la grandine di questi ultimi mesi, anche grazie alla dotazione di coperture da parte dei produttori. È stata invece più complicata la fase della fioritura: “I nostri ciliegi hanno subito molto il freddo, che per fortuna non ha danneggiato il raccolto ma solo leggermente ridotto i quantitativi”, commenta il responsabile vendite del consorzio.
E continua: “La particolarità dei nostri produttori è che non sono concentrati in un’area specifica ma distribuiti in tutte le zone altoatesine del consorzio, dai 600 metri in su”.

La campagna è partita con il piede giusto: “Tutti i frutti raccolti li stiamo commercializzando” sottolinea Hölzl. E anche il livello qualitativo è giusto: “I calibri sono superiori rispetto a quelli dell’anno scorso – continua - il colore è di un rosso intenso e brillante e il grado Brix è medio-alto”.
Relativamente alle varietà, le due cultivar di riferimento continuano ad essere Kordia e Regina.

La strategia commerciale di Vog consiste nel distribuire il prodotto interamente sul mercato italiano, perfettamente diviso tra il canale della Grande distribuzione organizzata e il mercato all’ingrosso. 

Sui trend commerciali, Hölzl specifica: “Quest’anno sul mercato italiano c’è stata carenza di prodotto a maggio-giugno e quando sono arrivate le Ciliegie delle Alpi il mercato era vuoto, di conseguenza c’è stata subito una grande richiesta”.
E conclude: “Attualmente il mercato sta ‘tirando’, i prezzi sono buoni anche se non alti come fino a una decina di giorni fa potevamo presumere.