Attualità
Cibus connect, l’esordio dell’ortofrutta è convincente
Le parole chiave di questa edizione: sostenibilità e salute
L'esordio della kermesse emiliana conferma l'entusiasmo da fiera ritrovato dopo il periodo pandemico. Il primo giorno è partito spedito, già dalle prime file all’ingresso è evidente la fibrillazione per entrare nel vivo del mondo food…dove l’ortofrutta non si è tirata indietro. Il mondo agricolo, infatti, rappresenta un perno portante della fiera.
L’area speciale dedicata all’ortofrutta è stata tra le più gettonate e non sono mancate le novità. La fiera si è aperta con le parole del ministro Francesco Lollobrigida (con un videomessaggio) e del sottosegretario Maria Tripodi. “Un evento straordinariamente rilevante che potrà affermarsi nella promozione dei prodotti di qualità, che è quello che distingue l'Italia. Noi non siamo una nazione di quantità, ma di qualità”. Queste le parole del ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, con cui è stato tagliato il nastro del Cibus. “Cibus è fonte di orgoglio per il nostro Paese, un esempio straordinario del nostro made in Italy e un modello per la internazionalizzazione del made in Italy. Siamo consapevoli dei problemi derivanti dall’aumento dell’inflazione e assicuriamo l’impegno della Farnesina per assistere in ogni modo le nostre imprese agroalimentari”. Queste le parole di Tripodi.
Alle nuove strategie del comparto agroalimentare si affianca uno scenario evolutivo delle fiere del food, come ha sottolineato Antonio Cellie, CEO di Fiere di Parma: “Con Cibus 2023 si conclude un ciclo straordinario per il nostro export agroalimentare e inizia un nuovo percorso, anche fieristico, che ci vedrà impegnati nel raggiungere nuovi traguardi a livello internazionale. La gestione coordinata e congiunta di Cibus e TuttoFood, che si alterneranno sotto la regia di Fiere Parma e Federalimentare, sarà una nuova opportunità di supporto e visibilità per il Made in Italy alimentare, ma anche una reale alternativa per tutti gli operatori internazionali nella scelta delle fiere di riferimento a livello globale”.
Nelle due giornate di manifestazione, spazio agli eventi (circa 40 a calendario), all’innovazione (con circa 500 innovazioni di prodotti in esposizione in fiera) e quattro nuove aree tematiche: ortofrutta fresca Made in Italy, ingredienti e tecnologia per gelato e pasticceria, nutraceutica e prodotti funzionali a formulazione vegetale. Questa edizione di Cibus, che nel 2023 si presenta al pubblico nella sua versione smart degli anni dispari, cade in un momento cruciale per il comparto agroalimentare: se da un lato resta l’incertezza per l’avanzare degli eventi inflattivi globali, dall’altro si stagliano profondi cambiamenti nei consumi e grandi opportunità per l’agrifood, tanto sui mercati interni quanto su quelli esteri. L’intera filiera porta, quindi, a Parma esperienze, know-how e innovazioni per intrecciare sempre più le strategie di offerta con la mutevole domanda dei consumatori e adeguare strumenti e strategie al cambiamento. Un’attenzione particolare è rivolta all’export, che è in territorio positivo, grazie anche a un crescente appeal dei prodotti alimentari a denominazione d’origine, comparto nel quale l’Italia vanta un quarto dei prodotti europei.
Se nelle edizioni precedenti l’ortofrutta “sbirciava” quasi da intrusa al Cibus, per questa prima giornata a Parma, si può dire che è stata tra i protagonisti assoluti con un’area dedicata. Tanti gli espositori di frutta e verdura che porteranno esperienze, know-how e innovazioni per intrecciare sempre più le strategie di offerta con la mutevole domanda dei consumatori e adeguare strumenti e strategie al cambiamento.
Benedetto Noberesco, import manager della Noberasco SpA racconta a IFN le sue prime impressioni. “Questa edizione di Cibus connecting Italy racconta la voglia di ricominciare da parte della filiera; girando per il mondo posso affermare che tutte le fiere di settore sono pienissime. Stiamo rientrando in una situazione di normalità; questo esordio è stato molto attivo e ci ha permesso di prendere tanti contatti anche di operatori stranieri”.
Anche Sofia Furiani, responsabile commerciale e marketing Geofur dice la sua a IFN: “Ottimo inizio dell’evento che offre ottimi spunti per creare nuovi contatti; non solo operatori di aziende private ma abbiamo notato una buona presenza di buyer”. Da evidenziare un Cibus solidale, infatti tra i progetti da annoverare c'è Cibus Food Saving. Il Banco Alimentare salverà i prodotti delle aziende espositrici distribuendoli alle organizzazioni in Emilia-Romagna che supportano i più bisognosi.
Ha collaborato Alessandro Iasevoli