Che estate sarà?

Nel primo giorno della nuova stagione a caccia delle principali tendenze meteo

Che estate sarà?

Cosa possiamo aspettarci per questa estate 2023? IFN va alla scoperta delle tendenze meteorologiche per capire con quale clima dovremo convivere nei prossimi mesi, clima che inevitabilmente influenzerà i raccolti,  le produzioni di frutta e verdura e i consumi nel nostro territorio e non solo. 

Secondo l'Organizzazione meteorologica mondiale (WMO) e il servizio europeo di osservazione della Terra, Copernicus, il 2022 è stato l'anno più caldo mai registrato in Italia da quando vengono effettuate rilevazioni scientifiche, ovvero dalla seconda metà dell'Ottocento. La stessa sorte è toccata anche a Belgio, Francia, Germania, Irlanda, Lussemburgo, Portogallo, Spagna, Svizzera e Regno Unito.

Per questa estate si prevede un clima caldo - ma non come quello del 2022 – almeno così affermano i principali istituti meteorologici. Tuttavia, secondo l'Agenzia statunitense che studia le dinamiche oceaniche atmosferiche (NOAA), si dovrà fare i conti con El Nino, un fenomeno di riscaldamento anomalo delle acque dell’Oceano Pacifico, i cui effetti saranno riscontrabili già da luglio, portando le temperature oltre la media su parte dell'Europa, in particolare la Penisola Iberica, il centro Europa e la zona del Mediterraneo e quindi anche l’Italia, che dovrà considerare anche gli effetti dell'anticiclone africano. Quindi sono attese temperature elevate che dovrebbero favorire il consumo dei nostri prodotti, soprattutto di quelli più dissetanti. 

E le piogge? Si preannunciano frequenti, soprattutto nel mese di agosto. Infatti, le proiezioni dei modelli per questa estate 2023 espongono uno scenario in cui il tempo stabile e soleggiato si alternerà a brevi momenti, ma ripetuti, di instabilità, favorendo la formazione di temporali. Anche le giornate prevalentemente assolate potranno essere interrotte da improvvise precipitazioni. Per il momento gli istituti meteorologici escludono fenomeni estremi come grandini e nubifragi. Speriamo che le previsioni siano corrette, infatti, questi fenomeni ci condizionerebbero sia nei consumi dei prodotti estivi che nelle raccolte successive dei prodotti autunnali.


Ha collaborato Giulia Capacci