Cerbero infuoca l’Italia e anche l’ortofrutta

Da un incremento di richieste per angurie e meloni al crollo degli ortaggi

Cerbero infuoca l’Italia e anche l’ortofrutta

Dopo pioggia, grandine e burrasche di vento che si sono protratte sino a giugno, ora arriva l’estate e lo fa con altrettanta violenza. Infatti, l'anticiclone africano Cerbero piomba sulla Penisola con una forza inaudita e con temperature che sfioreranno anche i 42°C. Le aree più colpite dal grande caldo saranno le Isole maggiori - Sicilia e Sardegna - ma anche al Centro-Nord le temperature non saranno clementi. 

Fonte: IlMeteo

“Finalmente” è arrivata l’estate si potrebbe dire…ma picchi così violenti nell'innalzamento delle temperature non sono mai positivi e anche l’ortofrutta teme di dover pagare il suo prezzo. Sicuramente si teme per gli ultimi stacchi di ortaggi che vengono “cotti” sulla pianta ma anche per le drupacee e l’uva i rischi sono concreti; infatti, le operazioni di raccolta si devono velocizzare per non compromettere la qualità del prodotto.

Così i prezzi degli ortaggi stanno iniziando a ridursi sotto i colpi dell’afa; nella giornata di ieri si è registrato il primo crollo drastico, soprattutto per pomodori e peperoni. I pomodori hanno subito diminuzioni anche di 80 centesimi al chilo e la qualità, a causa del caldo, inizia a peggiorare. Sulla falsa riga anche i peperoni che sono molto suscettibili agli shock termici e, per questo, i prodotti potrebbe non rispettare gli standard qualitativi desiderati. 

Le temperature roventi, che da ieri pomeriggio stanno soffocando l’Italia, avranno anche conseguenze sui consumi che, inevitabilmente, si orienteranno sulle referenze più dolci e rinfrescanti. Infatti, dal fine settimana c’è stato un aumento di richieste di angurie e meloni, con prezzi che si mantengono soddisfacenti; tra 1 e 1,10 euro al chilo per angurie e per i meloni le quotazioni si aggirano tra 1,30 e 1,50 euro al chilo. Ma attenzione, per evitare di far deperire i prodotti in campagna a causa del grande caldo ci potrebbe essere una corsa alla raccolta che potrebbe far aumentare drasticamente l’offerta. 
Oramai l’ortofrutta combatte continuamente contro il clima sempre più estremo.