Centro-Nord, la grandine torna a colpire

In Romagna danneggiate fragole e drupacee

Centro-Nord, la grandine torna a colpire

Non c'è pace quest'anno per i coltivatori romagnoli. Prima le gelate notturne, poi la grandine e di nuovo grandine. Un violento temporale infatti lunedì si è abbattuto nel ravennate e nel cesenate comportando una nuova grandinata di medie dimensioni su frutteti, vigneti e uliveti. Come riporta Ravenna Today la grandinata, breve ma intensa, ha sommerso di chicchi bianchi intere aree tra Brisighella, Marzeno e Casola Valsenio. “Si tratta - commenta Coldiretti Ravenna - di un evento la cui portata sarà valutabile solo nei prossimi giorni, ma alcuni danni sono già ravvisabili ad occhio nudo, peraltro su colture già stremate da gelate tardive e siccità”. 

Il frutticoltore Nicola Servadei, presidente della sezione frutticoltura di Confagricoltura Ravenna, segnala inoltre danni sui frutticini di nettarine e susine. 

Susine, foto di Nicola Servadei

La pioggia, attesa per combattere la siccità, ha portato un poco di sollievo solo dove non si è trasformata in proiettili di ghiaccio. Coldiretti Ravenna invita gli agricoltori a segnalare al più presto i danni subiti, in modo tale da poter mettere in moto tutte le procedure di sostegno e ristoro possibili atte a compensare le eventuali perdite economiche e fondiarie subite.

La situazione nel cesenate
Il flagello della grandine è tornato ad abbattersi anche sul cesenate spazzando via una fetta consistente (ed ancora in via di quantificazione) del lavoro degli agricoltori in stato di avanzamento di maturazione verso l’estate. Il temporale è transitato sul cesenate sempre lunedì all’ora di pranzo. 
Come segnala il Corriere Romagna, i chicchi sono finiti su primizie di fragola, sulle infiorescenze e sui primi frutti di albicocchi, peschi e ciliegi. Solo le coltivazioni preventivamente protette con teli anti grandine (che per i costi che hanno sono una percentuale risibile su scala romagnola) non hanno subito riflessi negativi da questa grandinata che non era in alcun modo stata preventivata a livello previsionale.
Servirà qualche giorno per dare una quantificazione esatta di quelli che sono stati i danni totali, che comunque si preannunciano non di poco conto stando ai primi riscontri fatti dagli stessi agricoltori i cui campi sono stati raggiunti dalla parte più violenta della precipitazione.

Nel padovano 
Grandine anche sulla Bassa Padovana ieri. Il 25 aprile di quest’anno è stato caratterizzato da un clima instabile in tutta la provincia di Padova, ma nella Bassa padovana la situazione è stata particolarmente difficile a causa di una mezz’ora di grandine intensa. I chicchi di ghiaccio, come riporta Nordest24 hanno raggiunto dimensioni notevoli, causando danni alle colture e lasciando una gelida distesa bianca su ampie zone del territorio. 
In particolare, la grandine potrebbe aver compromesso la produzione di frutta, verdura e cereali, causando perdite economiche notevoli per gli agricoltori. Secondo le prime stime, i danni alle colture potrebbero essere particolarmente gravi in alcune zone del territorio, dove la grandine è stata più intensa e ha colpito le coltivazioni in modo indiscriminato. Gli agricoltori, in queste zone, dovranno fare i conti con la perdita di parte della produzione e con la necessità di riparare i danni subiti.