Centro Laimburg, ricerca scientifica a supporto della varietà di montagna in Alto Adige

Diverse altitudini e condizioni pedoclimatiche variabili permettono la pratica di diverse forme di agricoltura

Centro Laimburg, ricerca scientifica a supporto della varietà di montagna in Alto Adige

Negli ultimi anni, ricercatrici e ricercatori del Centro di Sperimentazione Laimburg hanno studiato più di 50 colture rilevanti per l'agricoltura di montagna dell’Alto Adige in più di 70 parcelle sperimentali distribuite su tutto il territorio. A Teodone (Brunico) l'attenzione è rivolta alla gestione dei pascoli e delle colture arative. A Oris in Val Venosta vengono testate diverse specie e varietà di ortaggi. Nelle parcelle sperimentali di San Genesio, sopra Bolzano, e della Val Martello, le prove sperimentali si concentrano sulle drupacee, come albicocche e ciliegie, e sui piccoli frutti, come fragole e lamponi. Nelle zone di alta quota intorno a Merano, i ricercatori stanno studiando erbe e colture speciali come il castagno.

 Le attività di ricerca vanno dalle prove varietali alle indagini agronomiche su qualità e resa, fino all'individuazione delle migliori pratiche agricole per contrastare patologie e parassiti. Inoltre, presso il Centro di Sperimentazione Laimburg è presente una raccolta di 147 varietà di cereali e 107 varietà di ortaggi provenienti da tutto l'Alto Adige, conservate nella Banca del germoplasma. 

L'obiettivo della ricerca del Centro Laimburg è quello di sostenere le aziende agricole delle zone montane: "L'agricoltura di montagna non solo contribuisce alla produzione di alimenti di alta qualità, ma anche alla conservazione del paesaggio culturale. Con il nostro approccio di ricerca applicata, vogliamo sostenere gli agricoltori di montagna con conoscenze scientifiche direttamente correlate ai reali bisogni della pratica agricola e aumentare l'efficienza economica delle aziende. In questo modo, contribuiamo a un'agricoltura sostenibile e resiliente nelle nostre aree montane", spiega il direttore del Centro di Sperimentazione Laimburg, Michael Oberhuber.

Prove sperimentali nelle colture arative. © Laimburg Research Centre/ivo corrà

Val Venosta: ricchezza di ortaggi
Nel campo sperimentale del Centro Laimburg di Oris, in Val Venosta, vengono coltivati cinque ettari a scopo di ricerca scientifica di un’ampia gamma di specie e varietà di ortaggi. Negli ultimi anni, il gruppo di lavoro Orticoltura ha analizzato e caratterizzato un totale di 37 specie vegetali diverse, con una media di 250 varietà diverse all'anno. Nel 2023 il team di ricerca si è concentrato sul cavolfiore, frequentemente coltivato in Val Venosta, sul cavolo cappuccio e sulla zucca commestibile. "Le nostre sperimentazioni sulla produzione di ortaggi hanno l'obiettivo di trasferire i risultati ottenuti alle applicazioni pratiche. Le prove di varietà servono a identificare le varietà adatte alle condizioni locali. Inoltre, eseguiamo diverse prove sulla protezione delle piante, affrontando i problemi che si verificano nella prassi agricola. Il nostro scopo è sviluppare soluzioni sostenibili, che possono essere applicate direttamente in campo", spiega Markus Hauser, responsabile del gruppo di lavoro Orticoltura.
 

Resa e qualità del foraggio al centro della ricerca nei campi sperimentali di Teodone, Brunico. © Laimburg Research Centre/ivo corrà

Teodone: ricerca focalizzata su pascoli e coltivazione di cereali
In origine le colture arative avevano un ruolo importante in Alto Adige. Tuttavia, negli ultimi 100 anni hanno perso gran parte della loro superficie di coltivazione e oggi sul nostro territorio si contano circa 400 ettari, soprattutto coltivati a segale. Grazie alla sua robustezza e resistenza, la segale invernale in particolare può essere coltivata con successo ad altitudini più elevate. Un team di ricerca del Centro di Sperimentazione Laimburg sta studiando diversi aspetti, come la densità ottimale dei semi e le varietà di questo cereale più idonee al territorio. Ma non si studia solo la segale: "Negli ultimi anni abbiamo analizzato 12 diverse colture arative, come ad esempio avena, orzo, frumento, farro, grano saraceno e varie leguminose", spiega Manuel Pramsohler, responsabile del gruppo di lavoro Colture Arative e Piante Aromatiche del Centro Laimburg.

Il Centro Laimburg studia una serie di colture complementari, tra cui fragole, ciliegie, albicocche, lamponi, mirtilli e castagne. © Laimburg Research Centre/ivo corrà

A Teodone si svolgono anche numerose prove sul campo del gruppo di lavoro Foraggicoltura. Negli ultimi cinque anni, il team di ricerca ha lavorato a 27 progetti su una media di 26 parcelle sperimentali all'anno per ottenere nuove conoscenze sulla resa, sulla qualità del foraggio e sull'evoluzione della composizione botanica di prati e pascoli, in funzione dell'intensità di gestione e dei modelli meteorologici. "I risultati delle attività sperimentali vanno a beneficio delle pratiche agricole locali. Un esempio è la ricerca sull'ottimizzazione delle miscele di sementi per i prati. Il nostro lavoro ha portato all'identificazione delle migliori miscele oltre che della varietà più performante di trifoglio rosso in termini di resa e qualità del foraggio," afferma Giovanni Peratoner, responsabile del gruppo di lavoro Foraggicoltura.

In Alto Adige si coltivano erbe aromatiche su una superficie totale di circa 20 ettari. © Laimburg Research Centre/ivo corrà

Colture speciali: piccoli frutti, drupacee ed erbe aromatiche
L'Alto Adige offre condizioni ideali per la produzione di numerose colture di nicchia, tra cui fragole, ciliegie, albicocche, lamponi, mirtilli e castagne. Ma anche colture meno conosciute come i mini kiwi e meno diffuse a livello locale come le nocciole possono essere coltivate con successo sul territorio altoatesino. Le attività del Centro di Sperimentazione Laimburg accompagnano l'intera filiera produttiva, dalla coltivazione al prodotto trasformato. Tra i temi importanti della coltivazione vi sono le prove varietali in campo, la valutazione dei sistemi di coltivazione e l'indagine di parametri agronomici come la resa, la qualità dei frutti e la suscettibilità ai patogeni. "Negli ultimi anni abbiamo testato 36 varietà di mirtilli, 70 varietà di albicocche, più di 200 varietà di fragole e 10 varietà di lamponi, tra cui varietà resistenti all'oidio che richiedono quindi meno trattamenti contro questa malattia fungina", spiega Massimo Zago, responsabile del gruppo di lavoro Piccoli Frutti e Drupacee.

Le erbe aromatiche vengono anche coltivate nelle aree montane dell'Alto Adige, sia negli orti privati, sia in campi più estesi. Sono circa 50 le aziende agricole che coltivano erbe aromatiche in Alto Adige su una superficie totale di circa 20 ettari. Tra le varietà più diffuse ci sono la menta piperita e la melissa. In collaborazione con Eurac Research, il team di ricerca del Centro Laimburg ha analizzato la biodiversità degli insetti nelle coltivazioni di erbe aromatiche. "Queste colture si sono rivelate un habitat molto prezioso per gli insetti particolarmente attratti dai fiori come, ad esempio, le api selvatiche, delle quali sono state identificate ben 50 specie diverse”, afferma Manuel Pramsohler, responsabile del gruppo di lavoro Colture Arative ed Erbe Aromatiche.
 

Fonte: Centro di Sperimentazione Laimburg