Dal campo
Cattivo odore e deperibilità: la shelf-life del broccolo migliora con la plastica microforata
L’Università Complutense di Madrid evidenzia i vantaggi di questa tecnologia
Gestire la shelf-life del broccolo è sempre una sfida: tra perdita di peso, imbrunimento e cattivi odori, il rischio di avere un prodotto in reparto poco conforme alle aspettative del consumatore è alto. La conservazione del broccolo è legata alle caratteristiche del prodotto ma viene influenzata anche dal packaging.
Da qui la possibile svolta, esaminando le risultanze di uno studio condotto dai ricercatori dell'Università Complutense di Madrid e del Centro di ricerca scientifica e tecnologica dell'Estremadura (CICYTEX) che si sono focalizzati sugli imballaggi in plastica microforata, come si legge su Postharvest.
La ricerca si è focalizzata sui broccoli conservati in contenitori realizzati con una combinazione di polipropilene orientato e polietilene (OPP+PE), confrontando le versioni con e senza microperforazioni, nonché l'uso di atmosfere modificate passive e attive (tramite iniezione di azoto).
Vantaggi del confezionamento microperforato
I risultati hanno mostrato che l'imballaggio microforato, senza aggiunta di azoto, è stato il più efficace nel preservare le caratteristiche organolettiche dei broccoli. Le microforature hanno consentito un'adeguata ventilazione, impedendo l'accumulo di odori sgradevoli, prolungando così la durata di conservazione dei broccoli sia al dettaglio che in casa. Ciò rappresenta un significativo passo avanti nella riduzione degli sprechi alimentari. Secondo i ricercatori, questa tecnica è promettente per mitigare lo spreco alimentare, che riguarderebbe circa il 14% del prodotto in questione tra la raccolta e la distribuzione.
Questo progresso consolida il packaging microperforato come uno strumento innovativo per il settore alimentare, rispondendo alle crescenti richieste di sostenibilità, qualità e riduzione degli sprechi.