Dal campo
Cardo di Cervia, per l’azienda Fiori il punto di forza è la sabbia
«Per ottenere il Presidio slow food manca pochissimo»
In questi giorni, sino al 29 gennaio, si terrà nel centro storico di Cervia, la settima edizione della festa del Cardo; nonostante le mille difficoltà post-alluvione si vuole celebrare così un prodotto caratteristico della Romagna. Diverse aziende hanno lottato per non far scomparire questo cltivazione unica: tra queste l’azienda agricola Fiori, storica realtà fondata nel 1931 a Pinarella di Cervia (Ra), che è specializzata nella coltivazione su sabbia. È proprio la sabbia della spiaggia di Pinarella a rendere unico il cardo gobbo che giunge a maturazione sotto la sabbia marina.
L’azienda agricola Fiori produce cardi su 10 ettari e destina il prodotto tra Gdo e mercati all’ingrosso di Rimini, Cesena e Milano, con il prodotto che è disponibile sui banchi tra febbraio e marzo. Purtroppo, l’alluvione di maggio ha dimezzato la produzione, come racconta a IFN il produttore Giuseppe Fiori. “Quest’anno abbiamo solo 5 ettari in produzione, per una campagna che è iniziata oltretutto con un mese e mezzo di ritardo a causa del caldo autunnale”.
“Il nostro prodotto - precisa Fiori - è una varietà particolare, ottenuta dall'incrocio del cardo Romagnolo con il cardo Mariano. La nostra forza sono i terreni sabbiosi dell’azienda, in quanto 500 anni fa erano sommersi dal mare. La maturazione avviene sotto la sabbia, che elimina il retrogusto amarognolo al cardo comune e acquista la sua inconfondibile dolcezza e può essere consumato anche crudo”.
“Una coltivazione del genere ha anche costi non indifferenti, perché bisogna impiegare tanta acqua per mantenere sempre umido e fresco il terreno sabbioso e salmastro. Serve acqua tutte le notti, per un’ora: abbiamo tre centraline che controllano l’irrigazione sui 10 ettari di coltivazioni”.
Speriamo che i nostri sforzi vengano ripagati dal riconoscimento Presidio Slow Food – conclude Fiori. Lo attendiamo a breve.