Carciofi, si attende il boom natalizio

I trend e le prospettive della campagna in Sardegna con Op La Collettiva

Carciofi, si attende il boom natalizio

La campagna di raccolta del carciofo sardo è partita senza particolari sussulti per la Op La Collettiva, a conferma delle previsioni di inizio stagione che avevamo riportato ad ottobre: (clicca qui per approfondire). 
Anzi, i soci della Op si trovano a registrare ancora una tendenza alla flessione, con numeri molto lontani da quelli rilevati fino a qualche anno fa, ma per dicembre e gennaio si attende un vero e proprio boom e si spera in un miglioramento rispetto allo scorso anno.

“La situazione - come ci spiega Matteo Frau, Agro Tecnico e Presidente dell’Op - è determinata da diversi fattori, alcuni facilmente prevedibili, come la diminuzione della superficie coltivata, dovuta a un aumento generalizzato dei costi di produzione e alla difficoltà di reperire manodopera da impiegare sul campo. Il 2023, inoltre, si è caratterizzato per le alte temperature autunnali, che oramai, seppur in maniera tardiva, sembrano aver ceduto il passo al clima freddo, più consono al carciofo. Già da novembre siamo a pieno regime e ogni giorno i bins che arrivano dalle campagne vengono trasformati in cassette e vassoi”.

La scelta di diversificare le cultivar e programmare la produzione fino alla primavera inoltrata garantisce un prodotto sempre fresco e la possibilità di soddisfare le richieste del mercato.
“Ad aprire la stagione produttiva, come di consueto, è stata la varietà Tema - specifica il presidente della Op - che da ottobre ci regala un ottimo prodotto, molto apprezzato in cucina per primi e secondi piatti, ma anche da crudo, in pinzimonio. Nel frattempo, si inizia con la raccolta del Violetto e del Romanesco, che iniziano ad arrivare in quantità dai campi al nostro stabilimento, per prendere poi la via della distribuzione. Come di consueto la nostra speranza è di poter continuare con la produzione fino al mese di maggio".

Nonostante tutto, il trend a breve termine lascia ben sperare il management dell’Organizzazione Produttori Ortofrutticola, che in questi anni ha saputo adeguarsi ai cambiamenti climatici ed economici che hanno avuto un impatto importante sul comparto.
“A Samassi, nei locali della Cooperativa – continua Frau - ogni mattina si lavora al ricevimento del prodotto in arrivo dalle campagne. Tutte le linee di produzione sono operative, dal fresco al semilavorato, e i volumi trattati hanno già una destinazione certa nei mercati. Oggi, i prodotti sono distribuiti principalmente agli hub del centro Italia, in particolare Roma e Firenze. Ora si attende il boom natalizio, capace come ogni anno di dare un’impennata alle vendite e, come ci si auspica, un adeguamento dei prezzi.”

Se la produzione del carciofo soffre, anche se resiste bene a tutte le avversità climatiche e congiunturali, grandi aspettative sono riposte negli altri prodotti di punta dell’agricoltura locale.
“L’Asparago verde, eccellenza tradizionale del Campidano, attenderà ancora qualche mese prima di fare la propria comparsa sui campi e successivamente sui banchi dell'ortofrutta – conclude Frau - ma ormai è una realtà consolidata per le aziende e i soci conferitori della nostra cooperativa, che in questa coltivazione hanno investito molte risorse.” 

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