Dal campo
Carciofi, quotazioni al rialzo per queste festività
Con Salvatore Lotta (Agricola Campidanese) un’analisi puntuale della stagione
La stagione dei carciofi sardi era già partita quest’anno sotto ottimi auspici (clicca qui per approfondire) e le temperature sempre più basse hanno dato un vero e proprio sprint sia alla produzione che alla domanda.
“Il clima si è stabilizzato, ormai siamo in pieno inverno - spiega a IFN Salvatore Lotta, direttore commerciale di Agricola Campidanese – e le temperature basse hanno favorito la produzione, oltre a spingere verso l’alto i consumi. L’importante è evitare le gelate che comportano sempre qualche danno, oltre a rallentare la produzione: da domenica scorsa ci sono stati tre giorni di gelo al centro e sud Sardegna dove si concentrano le principali carciofaie e abbiamo registrato diversi casi di spellatura”.
Se finora il caldo estivo aveva ritardato le produzioni e i volumi erano scarsi fino alla settimana scorsa, ora le raccolte sembrano essere tornate alla normalità. “Anche se, a mio parere, le quantità di carciofo sono diminuite in tutta Italia a causa dei costi di produzione e di manodopera. Prima del Covid per coltivare un ettaro di carciofi servivano 6/7 mila euro mentre oggi ne servono circa 11 mila euro. E considerato quanto poco si stiano alzando i prezzi, i benefici per le aziende agricole sono davvero ridotti”, sottolinea Lotta.
L’effetto freddo si sente anche sui mercati: “Già in questi giorni i prezzi stanno aumentando perché i quantitativi dei carciofi sono davvero bassi. Nonostante le quotazioni alte, i consumatori continuano ad acquistarli, considerato che sono uno dei prodotti simbolo delle festività. Ma con l’inflazione che continua a crescere, non so in quanti a gennaio avranno ancora le risorse sufficienti per poter scegliere i carciofi: speriamo che si possa abbassare l’inflazione e che i consumatori possano tornare ad acquistarli come facevano prima del Covid”.
Dall'azienda fanno sapere che dopo aver terminato la raccolta del Thema, utilizzato per lo più per il confezionato, è iniziata da due settimane la commercializzazione del Romanesco e questa settimana quella dello Spinoso.