Calciocianamide, ottimo alleato delle baby leaf

L’agronomo Moira Baitelli: «Migliorata la qualità della produzione»

Calciocianamide, ottimo alleato delle baby leaf

Le baby leaf sono coltivazioni molto complesse da gestire a causa della delicatezza delle produzioni e dei cicli molto brevi che richiedono delle condizioni ideali di crescita per avere una produzione eccellente. Soprattutto in estate, con le temperature elevate, è necessario creare un habitat ideale nel terreno per non creare condizioni di stress alle piante. Dalla preparazione del terreno viene condizionata la resa finale del prodotto in termini di qualità e shelf-life. 

Come racconta a IFN l’agronomo Moira Baitelli, che segue le coltivazioni dell’azienda bergamasca Stely, leader nelle produzioni di baby leaf destinate alla IV gamma, tra le cui produzioni si annoverano: rucola, valerianella e spinacino.
“L’obiettivo per le baby leaf è quello di avere un terreno in equilibrio per garantire una produzione sostenibile ed economicamente remunerativa. Così nell’estate 2022 abbiamo deciso di testare la Calciocianamide per cercare di aumentare la fertilità del terreno e creare condizioni più performanti in una fase dell’anno in cui le piantine sono più suscettibili a perdite produttive e qualitative. La Calciocianamide è un concime dinamico e flessibile che ci ha permesso di fornire azoto e calcio al terreno, ma offre anche una vasta gamma di altri effetti utili. Dopo le prove promettenti dell’anno scorso abbiamo deciso di allargarne l’uso a tutta la superficie aziendale cercando di perfezionarne le tecniche di applicazione nella stagione 2023”. 

“tutte le nostre produzioni: rucola, valerianella e altre baby leaf hanno avuto dei vantaggi produttivi rilevanti”
"La Calciocianamide è un concime in forma granulare e la sua composizione ha una componente azotata del 19,8% e un buon contenuto di calcio. È facilmente applicabile con i classici spandiconcime presenti sul mercato. Noi abbiamo utilizzato il prodotto in formulazione microgranulare interrandolo a 1-2 centimetri di profondità. Abbiamo optato per la formulazione microgranulare perché più adatta agli standard produttivi che l’azienda si era prefissa di raggiungere”.

“La strategia che abbiamo implementato è stata quella di eseguire due applicazioni a due profondità differenti: la prima ad 1-1,5 cm e la seconda a 2-2,5 cm. Sono state realizzate prove parcellari a blocchi randomizzati con un dosaggio tra 3 e 5 quintali ad ettaro. Abbiamo realizzato, anche, una prova con dosi più elevate rispetto a quelle normalmente utilizzate, perché volevano testare se a dosi maggiori certe serre particolarmente deficitarie rispondessero in maniera direttamente proporzionale. La dose di intervento è stata appunto modulata in base allo stato delle serre ed agli obiettivi produttivi da raggiungere".

"Dopo la distribuzione della Calciocianamide, come indicato dall’azienda produttrice, abbiamo lasciato il tempo al prodotto di attivarsi. Per facilitare questo processo abbiamo irrigato i terreni trattati subito dopo l’interramento ed una seconda volta dopo che si erano asciugati. Abbiamo avuto cura di bagnare il terreno fino a 10-15 cm di profondità. Dopo 12-14 giorni abbiamo proceduto con la semina di valerianella  
“L’aspetto determinante è la facilità di assorbire Calcio che è prontamente assimilabile da parte della pianta e l’azoto essendo a lento rilascio non causa perdite per dilavamento”.