Attualità
Basilico e insalata si coltivano in condominio con l’aeroponica
È il progetto sostenibile della startup torinese Agricooltur
Esiste una tecnica di coltivazione che può ridurre del 98% il consumo di acqua e di suolo. Stiamo parlando dell’aeroponica, un metodo di coltivazione grazie al quale anche i contesti urbani, come i condomini, possono diventare orti. Come riporta la testata ilcorriere.it, si tratta di una tecnica che mantiene al sicuro la pianta dal rischio di parassiti e malattie con limitato utilizzo di fertilizzanti e che permette di conservare le proprietà organolettiche della pianta.
L’aeroponica si basa sul principio della nebulizzazione sulle radici della pianta che non vengono interrate, ma rimangono esposte all’aria.
Portare il verde in un contesto urbano attraverso questa tecnica colturale è un progetto di Agricooltur (clicca qui per approfondire), una startup torinese fondata nel 2018 da Bartolomeo Marco Divià, Alessandro Boniforte e Stefano Ferrero e specializzata nel settore, che si pone come obiettivo di aggiungere ilverde anche dove risulta più complicato. Proprio come il progetto che l’azienda sta seguendo su un condominio di Milano, dove ha sperimentato l’aeroponica, riuscendo a coltivare un chilo di insalata con un risparmio di acqua pari a 285 litri.
Le tecnologie implementate dall’azienda strizzano l’occhio alle proprietà organolettiche delle colture che vengono perfettamente salvaguardate controllando umidità e prevenendo le malattie delle piante attraverso l’utilizzo di un software. L’idea di agricoltura sostenibile si compone in questa applicazione di 3 filari dedicati alla coltivazione in aeroponica di basilico, insalata e micro-ortaggi, in vendita per gli abitanti dello stabile milanese, così da costruire uno spazio verde funzionale e con un ridotto impatto ambientale anche in un ambito cittadino.
Le piante vengono fatte germogliare e crescere negli stabilimenti della società torinese situati a Milano, Torino e Genova, con adeguata esposizione solare, temperatura e grado di umidità. Questi parametri vengono monitorati da un softwarededicato: in questo modo si prevengono malattie fungine connesse all’umidità e altre problematiche, in maniera tale da consentire alle piante di crescere con un’alta aspettativa qualitativa. Successivamente, vengono trasportate in appositi impianti brevettati che consentono una nebulizzazione autonoma e programmata delle radici delle piante, così come avviene nel condominio milanese. Una delle caratteristiche chiave di questa tecnica produttiva è che le piante mantengono tutte le proprietà organolettiche fino al consumo, dato che non vengono recise.
Come riporta il co-fondatore della realtà Divià al corriere.it: “In un momento come quello che stiamo vivendo ora è bene compiere scelte virtuose; attraverso tecnologie e software possiamo trasformare stabili urbani in ecosistemi per una produzione alimentare sostenibile e sicura”. E continua: “In azienda abbiamo creato un disciplinare che fissa i principi ambientali e sociali per una maggiore sostenibilità, verso i quali vogliamo dirigerci sempre di più. Maggiore rispetto per l’acqua e minore uso di fertilizzanti con la progettazione di impianti alimentabili da energia pulita; riduzione dei residui e coltivazione di prossimità, utilizzo di materiali riciclati e perseguimento della riqualificazione ambientale in città. Senza trascurare l’accessibilità alle coltivazioni e la formazione per permettere alle persone che hanno interesse in questo campo di acquisire competenze tecniche per diventare contadini del futuro, questi sono i nostri precetti", come riportano i fondatori della start-up.
In apertura: foto da pagina Facebook Agricooltur