Sostenibilità
Banane, dagli scarti della pianta una fibra tessile sostenibile
È l'idea della startup ugandese TexFad
In Uganda, le piante di banane che restano inutilizzate e considerate come scarti vengono recuperate reimpiegando i tronchi per produrre una fibra vegetale per creare tessuti o tappeti. Questa è la mission della startup TexFad, che si propone di trasformare gli scarti di questa coltura, valorizzandoli.
Le banane – come riporta la testata greenme - sono una parte fondamentale della dieta ugandese e in generale africana, per cui è inevitabile che vi siano ingenti quantità di rifiuti provenienti dalle coltivazioni. Da qui è nata l’idea di Kimani Muturi, fondatore di TexFad, di estrarre fibre naturali dai tronchi dismessi e riciclarli creando principalmente tessuti per realizzare tappeti e stuoie oppure extension per capelli.
Muturi ha in programma di sperimentare più utilizzi delle fibre di banano, ad esempio vorrebbe trovare il modo di renderle più morbide per impiegarle nella realizzazione di capi d’abbigliamento. Nella sede della startup, situata a Mukono, zona a est della capitale Kampala, sono impiegate diverse persone che si occupano della lavorazione, attraverso l’utilizzo di macchinari specializzati, in grado di produrre fibre che, una volta essiccate, possono essere trasformate in prodotti finiti.
Gli affari stanno procedendo molto bene, infatti, la realtà ugandese ha dichiarato di aver realizzato nel 2023 in questo modo 2.400 tappeti, valore raddoppiato rispetto all’anno scorso, registrando un giro d’affari di 41 mila dollari in un anno, vendite record dal suo lancio. L’azienda ha dichiarato di essere pronta per le prime esportazioni destinate a clienti negli Stati Uniti, Gran Bretagna e Canada.
Fonte immagini: pagina Facebook TexFad
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