Banane, consumi in crescita: Peviani raddoppia la capacità di maturazione

Andrea Peviani: “Nuovo magazzino dotato di “soft automazione” entro fine anno”

Banane, consumi in crescita: Peviani raddoppia la capacità di maturazione

Durante la recente Diretta di IFN dedicata al mondo delle banane, trasmessa sui nostri canali social (clicca qui per vedere la diretta) è emerso un quadro incoraggiante per quanto riguarda i consumi, in costante crescita negli ultimi anni. Una dinamica che spinge le aziende del settore a rivedere e potenziare le proprie strategie per tenere il passo con un mercato sempre più vivace. Lo ha sottolineato Andrea Peviani, direttore commerciale dell'omonima azienda, che ha annunciato importanti novità: “Ci stiamo preparando a inaugurare il nostro nuovo sito produttivo entro la fine dell’anno, dove raddoppieremo la capacità di maturazione delle banane. Il trend di mercato è estremamente positivo e, per rispondere a questa domanda crescente, abbiamo bisogno di aumentare le nostre capacità di maturazione e lavorazione”.

Un ruolo chiave lo giocherà la tecnologia, ha spiegato Peviani: “Punteremo sulla soft automazione per rendere i nostri processi più efficienti. È un approccio innovativo per il settore, dove la maturazione automatizzata delle banane non è ancora molto diffusa. Stiamo intraprendendo questa strada consapevoli delle sfide, ma una volta a regime sarà un elemento fondamentale per migliorare la nostra competitività”. Il progetto, ha aggiunto, sta coinvolgendo profondamente l’azienda e, salvo imprevisti, verrà completato entro la fine dell’anno. “Su questo vi terremo aggiornati”, ha specificato Peviani.

Efficientamento resta senza dubbio la parola d’ordine per affrontare le numerose sfide che oggi attraversano il settore, come ha sottolineato il manager milanese: “Il fattore più impattante è sicuramente il cambiamento climatico – ha spiegato –. Fenomeni meteorologici sempre più estremi, che colpiscono ogni latitudine, stanno riducendo sensibilmente le rese per ettaro dei produttori, compromettendo la stabilità dell’offerta”.

Ma le criticità non si fermano qui. Anche la logistica continua a rappresentare un nodo cruciale. “Dopo un periodo favorevole – ha ricordato – il settore è stato travolto dallo shock pandemico, che ha stravolto gli equilibri del trasporto marittimo globale. Da allora viviamo in una sorta di crisi logistica permanente: scarsità di container, ritardi sistematici e rotte instabili rendono estremamente complicato garantire efficienza nella distribuzione”.
A peggiorare ulteriormente il quadro contribuisce l’andamento del cambio euro-dollaro, che incide direttamente sui contratti di fornitura. “Ci troviamo di fronte a una serie di criticità eterogenee che vanno affrontate e gestite con attenzione – ha concluso –. Siamo convinti che il nuovo magazzino potrà rappresentare una risposta concreta per far fronte a queste sfide”.

Le nuove sfide arrivano anche dal fronte dei consumi, alle quali si risponde con una segmentazione sempre più calibrata sulle esigenze dei consumatori. “La segmentazione è un processo in continua evoluzione – ha precisato Andrea Peviani – e per garantire la sostenibilità economica del comparto dobbiamo seguire questa direzione. Negli ultimi anni, infatti, abbiamo strutturato l’offerta delle banane sfuse su tre livelli, seguendo i trend imposti dalla Grande distribuzione organizzata, ma al tempo stesso costruendo una categoria che sia redditizia”.

Nel dettaglio, Peviani ha illustrato il modello adottato dall’azienda: “Proponiamo un prodotto entry level, pensato per le famiglie con un budget più contenuto; una linea premium, con standard qualitativi più elevati e pochi difetti, ideale per progetti di private label in partnership con alcune insegne; infine, presidiamo la marca, grazie alla collaborazione con Chiquita, avviata nel 2023, con un brand estremamente riconosciuto e apprezzato. Questo mix ci consente di offrire un assortimento interessante e bilanciato”.

Un approccio simile è stato adottato anche per il confezionato: “Nei vassoi, ad esempio, abbiamo eliminato l’entry level perché non c’è spazio per referenze di fascia bassa: qui serve un prodotto di qualità, legato a un brand forte, che aiuti a valorizzare il comparto e a mantenere alto il prezzo medio. Per le altre fasce, la valutazione resta aperta: il punto di forza della banana è che si basa su economie di scala e introdurre troppe referenze rischia di complicare l’efficienza della filiera. Per questo la segmentazione va fatta con attenzione, senza esagerare”, ha concluso Peviani. (aa)